Edera tra luci e ombre ma il ragazzo ha la stoffa per affermarsi
Simone Edera è una promessa del calcio italiano e una risorsa per il futuro del Torino. E’ un mancino naturale esterno d’attacco che ha tecnica individuale e come tale ha corsa e la capacità di convergere per sfruttare un buon tiro. Di solito è, quindi, utilizzato come ala destra, ma può essere impiegato anche come seconda punta, meno per caratteristiche tecniche come esterno di centrocampo.
Il ragazzo, ha 21 anni festeggiati lo scorso nove gennaio, si è formato nelle giovanili granata facendo tutta la trafila e arrivando così in prima squadra e debuttando in serie A il 20 aprile 2016 nel match con la Roma nella Capitale subentrando nei minuti finali a Gazzi. Nonostante la giovane età ha già collezionato successi. Edera, infatti, ha vinto lo scudetto con la Primavera e la supercoppa Primavera sotto la guida di mister Moreno Longo. Si è già cimentato in Lega Pro nel Venezia e nel Parma e dalla scorsa stagione è tornato al Torino convincendo l’allora allenatore granata Mihajlovic a tenerlo in considerazione e ritagliandosi spazi sia in campionato, collezionando quattordici presenze per complessivi 315 minuti e un gol alla Lazio e un assist, sia in Coppa Italia, tre presenze per 115’ e un gol alla Roma. Mazzarri, sulla panchina del Torino dallo scorso girone di ritorno, per questa stagione ha deciso di tenerlo, ma finora il ragazzo non ha avuto molto spazio, infatti, lo si è visto in campo negli otto minuti finali della partita con il Napoli quando ha preso il posto di Baselli e poi per sessanta nella gara con il Chievo sostituito da Zaza, complessivamente 68’. Simone ha fatto parte delle compagini giovanili italiane Under 18 e Under 19 e attualmente è giocatore dell’Under 21.
In questo periodo Edera sembra aver un po’ rallentato la sua ascesa, ma va tenuto in considerazione che per i giovani periodi di alti e bassi sono assolutamente normali. In più non va dimenticato che Mazzarri inizialmente aveva pensato a un Torino schierato con il 3-5-2 e per un esterno d’attacco non è il modulo ideale, molto meglio altri assetti come, ad esempio, il 4-3-3 o il 3-4-3. E non va scordato che nel Torino la concorrenza è elevata poiché in avanti oltre a Simone agiscono o possono agire Belotti, Falque, Zaza, Soriano, Baselli, Berenguer, Parigini e Damascan. Sono tutti giocatori che hanno caratteristiche tecniche differenti, quindi, in teoria non si “rubano” il posto, ma per mantenere gli equilibri della squadra Mazzarri non po’ schierare troppi giocatori offensivi contemporaneamente.
Simone Edera sfruttando le sue indubbie doti e con la determinazione che ha sempre avuto e la voglia di emergere riuscirà a superare questo periodo che non lo vede sotto le luci della ribalta e non solo tornerà ad essere il ragazzo ammirato lo scorso anno, quando anche grazie al suo gol il Torino eliminò dalla Coppa Italia la Roma, ma continuerà la sua ascesa.