E' ora di agire: già con le comproprietà si manda un primo segnale
Un primo tassello è stato piazzato: Basha vestirà anche il prossimo anno la maglia granata, per 600 mila euro il Torino si è aggiudicato la metà del cartellino del mediano. Così il fulcro del gioco granata, oltre che dallo svizzero di origini albanesi, è composto anche da Vives, De Feudis e Suciu; i prossimi passi dovranno essere quelli che portano a Ventura giocatori di provata esperienza per la categoria, perché, senza nulla togliere ai quattro già presenti in rosa, per la mediana serve maggiore qualità e spessore. Ma se ne riparlerà la prossima settimana poiché questa sarà tutta votata a risolvere le compartecipazioni o trovando accordi o andando sabato alle buste.
Sul fronte compartecipazioni al momento non ci sono sviluppi tutto sembra fermo per Antenucci e Meggiorini, perché il Torino vuole degli sconti e Catania e Genoa non sembrano disposti a concederne, i rossoblu, a onor del vero, sono già passarti dalla richiesta di 1,2 a 1 milione per l’attaccante ex Novara. Nonostante ci sia questo stallo sulle cifre però si continua a trattare incessantemente anche perché i due giocatori vogliono restare in granata, le società di appartenenza non sono intenzionate a inserirli nella loro rosa e il Torino li vuole per la prossima stagione, quindi, magari in extremis, un accordo si troverà, in fin dei conti c’è tempo fino alle 19 di domani. Più semplice sembra la possibilità che Ventura ha di continuare ad avere a sua disposizione Glik, con il Palermo un accordo di massima c’è sul rinnovo della comproprietà. Discorso differente per Darmian, il cui cartellino è diventato interamente di proprietà del club di Zamparini e di conseguenza sarà con il patron rosanero che Cairo e Petrachi dovranno accordarsi, ma per il giovane e bravo terzino destro c’è l’interesse anche di altre società, Parma e Atalanta, che potrebbero aprire per lui una comproprietà scavalcando il Torino, che ha una sorta di prelazione a parità di condizioni.
Più passano i giorni e più i tifosi del Toro sono preoccupati perché sembra loro di rivedere film già visti in sede di calciomercato: la società tentenna, intavola lunghissime trattative e non sempre riesce ad aggiudicarsi i giocatori ai quali è interessata. L’appiglio al quale il popolo granata deve ancorarsi è quello che lo scorso anno a Ventura fu consegnata una rosa formata quasi al settanta per cento per l’inizio del ritiro e poi l’obiettivo stagionale fissato è stato raggiunto e visto che Cairo ha in più occasioni ribadito che per la partenza per Sappada la squadra sarà formata all’80 per cento e che il Torino vuole restare in serie A, non si può far altro che concedere un piccolo bonus di fiducia attendendo e vigilando sugli sviluppi delle trattative. La prima riprova si avrà venerdì sera e poi, all’occorrenza, ci sarà l’immediato esame di riparazione sabato con le buste, mentre per valutare se le dichiarazioni erano chiacchiere o volontà sono ancora a disposizione ventidue giorni prima dell’inizio del ritiro, in teoria il tempo è più che sufficiente, se non ci si abbandona a troppi tentennamenti.