Doppia (o forse tripla) occasione da Napoli. Ma serve almeno una cessione
Come da tradizione, nonché da logica stringente, le squadre in maggior affanno rispetto alla corsa per la salvezza, giunto il campionato all'inesorabile giro di boa invernale, pescano dalle seconde e terze delle linee di chi sta meglio, in termini di classifica e di condizioni generali della squadra. O, almeno, ci provano, per tentare l'insperata rincorsa all'agognata salvezza.
Come già accaduto nel recente passato, il Toro, quest'anno più che mai disperato e in cerca di appigli, guarda a tal proposito verso Napoli. Con Diego Demme destinato a rimanere dov'è, riflettori puntati in primis su Stanislav Lobotka, forse quel playmaker che può rappresentare la svolta, per il gioco di un Giampaolo confermato con riserva. Lontane le sirene granata per un altro possibile partente, Elseid Hysaj, causa reparto già affollato in termini di uomini difensivi di fascia, sull'asse sabaudo-borbonico spunta il nome di Amir Rrahmani. Già ampiamente sperimentatosi nella difesa a tre, lungo la passata stagione, agli ordini di Ivan Juric, il ventiseienne centrale kosovaro appare ben versato anche su un eventuale passaggio a quattro. Sì, eventuale, perché quest'anno Rrahmani ancora non l'ha calpestato, il terreno di gioco. Come il Tonelli di qualche anno fa, l'ex-scaligero è il primo egli esuberi di casa Napoli, in direzione del quale, sulla scia dell'eccellente prestazione stagionale offerta nel 2019/20, sospirano molti dei club di medio-bassa classifica. Investimento importante, intorno ai 14 milioni di euro, da parte dei partenopei sul suo cartellino, l'unica opzione plausibile appare quella del prestito secco (del tutto improbabile la disponibilità, del Toro o di altri, a spendere una cifra analoga, a metà stagione, per un giocatore che non vede il campo da agosto). Il tutto, magari, in cambio di una futura opzione su Belotti o Singo, gioielli della corona.
C'è poi l'"opzione fantasma" legata a Nikola Maksimovic. In netto ribasso le quotazioni relative a un suo rinnovo, il ventinovenne serbo, in scadenza a giugno, non si era lasciato benissimo col Toro, certo. Ma si parla di quattro anni e mezzo fa, un'era geologica in termini calcistici: il dissidio principale fu col connazionale Sinisa Mihajlovic, e Maksi, che può comunque ambire a qualcosa in più, in termini di status, rispetto a un'ultima in classifica (resta interessato a lui il West Ham, attualmente decimo in Premier League), potrebbe ritrovarsi sul mercato, a costi irrisori rispetto ai 26 milioni di euro complessivi spesi dai partenopei per acquistarlo dai granata. L'ingaggio percepito dall'ex-Toro è decisamente abbordabile: 1 milione e 200mila euro, ampiamente inferiore ai due milioni e al milione e otto, rispettivamente, dei succitati Lobotka e Rrahmani. Uno tra quest'ultimo e Maksimovic, con dinamiche, specie qualora uno tra Nkoulou, Lyanco e Izzo - col camerunese principale candidato - lasciasse l'ombra delle Mole, potrebbe entrare in orbita. Fantacalcio? Per ora sì. Per ora...