Dopo l’apatia con il Cagliari e i passi falsi dell’ultimo periodo al Torino si chiede di riscattarsi con il Bologna

04.03.2022 10:30 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Sanabria e Singo
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Sanabria e Singo
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Non si vorrebbe in un post partita più sentire Juric dire: “Ho provato una sensazione d’impotenza”  aggiungendo che “Il problema è stato di natura psicologica e non so il perché”, come successo al termine della partita con il Cagliari persa per 1 a 2 e senza nessuna reazione dopo il gol di Deiola avvenuto al munito 62. In 28’ più recupero da giocare il Torino avrebbe avuto tutto il tempo per reagire e almeno per pareggiare e invece l’apatia. Se poi si aggiunge che, a parte il derby, nelle ultime cinque partite i granata hanno racimolato solo 2 punti, pareggi con Sassuolo e Juventus e sconfitte con Udinese, Venezia e Cagliari avversari non di certo tra i più forti del torneo, allora il riscatto è ancora più doveroso.

I problemi del Torino sono principalmente la mancanza di cinismo sotto rete, le disattenzioni che portano a errori individuali e collettivi e la difficoltà a conquistare punti lontano dalle mura amiche. I granata infatti sono 18esimi con solo il 7,1% per capacità realizzativa, su 464 tiri solo 33, nel conteggio ci sono anche due autogol degli avversari, sono stati trasformati in gol. Per quel che riguarda gli errori marchiani non c’è neppure bisogno di elencarli poiché sono ben presenti nella memoria di chiunque segua il Torino. E la questione del mal di trasferta è evidente se si pensa che in 12 partite lontano dal Grande Torino sono stati fatti solo 9 punti frutto di 2 vittorie, contro Sassuolo e Sampdoria, 3 pareggi con Venezia, Cagliari e Juventus e 7 sconfitte ad opera di Fiorentina, Napoli, Milan, Spezia, Roma, Inter e Udinese.

Con in trasferta una media di 0,75 punti a partita il Torino è da zona retrocessione così come lo è in assoluto per percentuale realizzativa. Per fortuna nonostante tutto, compreso il peggior attacco esterno della Serie A con sole 7 reti all’attivo, ha la 4ª miglior difesa del campionato che gli permette di essere 11° in classifica e ha la partita da recuperare con l’Atalanta. E pensando alle salvezze degli ultimi due anni ottenute all’ultimo i 9 punti in più che ha oggi rispetto allo scorso campionato, quando aveva un margine di 3 lunghezze sulla zona retrocessione, e anche i 5 punti in più in relazione a due tornei fa, allora era al 14° posto dopo 26 gare, non ci sono dubbi che siano stati fatti bei passi in avanti. Ciò non toglie però che il Torino debba debellare le criticità e invertire la rotta dell’ultimo periodo già a partire dalla trasferta di domenica a Bologna rimettendosi in carreggiata ritrovando concentrazione, determinazione e concretezza per continuare a impostare un futuro con obiettivi nella prossima stagione più ambiziosi e più consoni allo spirito granata.