Domani inizia il calciomercato e Mazzarri ha bisogno di giocatori per l’Europa
Il primo luglio ufficialmente apre i battenti il calciomercato e fra quattro giorni il Torino si radunerà per iniziare la nuova stagione dopo che la Uefa ha sancito l’esclusione del Milan e l’accesso alla fase di qualificazione del Torino all’Europa League. Che la tempistica sul responso sull’Europa League sia sta lunga e che abbia tenuto in sospeso il Torino non ci sono dubbi, ma adesso il tempo stringe poiché fra venticinque giorni la squadra scenderà in campo per la prima partita che deve portare i granata all’Europa League vera e propria.
Il Torino si è mosso riscattando i giocatori che erano in prestito e che Mazzarri voleva che rimanessero Djidji e Aina, prolungando il contratto del terzo portiere Rosati e riportando a casa il giovane difensore Bonifazi contro-riscattandolo dalla Spal, ma restano da mettere a segno tre importanti colpi: il terzino, la mezzala e la punta da affiancare a Belotti. Ruoli che avrebbero auto bisogno di essere sistemati anche se non ci fosse stato il ripescaggio in Europa League. Per dirla tutta, già prima che terminasse il campionato si sapeva che il Milan avrebbe potuto essere escluso dalle coppe internazionali e che altre squadre avrebbero preso il suo posto.
Chiacchiere su possibili giocatori che interessino al Torino ce ne sono da Bogdan a Versi, passando per Mario Rui, Laxalt, Fares, Murru, Pereyra, Bessa, Kiyine, Caprari e Nestorovski. Per essere competitivi su tre fronti, Europa League, campionato e Coppa Italia, servono due giocatori per ruolo senza che fra il titolare e la riserva ci sia una grande differenza a livello qualitativo. Giocando praticamente ogni tre giorni e con allenamenti ridotti a causa degli spostamenti la rosa deve essere più ampia e la possibilità di squalifiche e infortuni aumenta per cui tutti i giocatori devono poter essere utilizzati e rendere in modo tale che non si affrontino le partite già zavorrati ha un handicap dovuto a una rosa non adeguata.
Gi indubbi progressi della scorsa stagione che hanno portato al record di punti da quando per la vittoria ne vengono assegnati tre e le buone prestazioni anche con squadre che si sono piazzate davanti in campionato rischia d’indurre a pensare che alla squadra basti un’aggiustatina, qualche ritocco. Se a qualcuno è venuta quest’idea si vada a rivedere le partite dell’andata con Udinese e Parma e quelle del ritorno con Bologna ed Empoli, ce ne sarebbe anche qualcun’altra ma sono più che sufficienti queste, e poi valuti se con gli impegni che ci saranno quest’anno basta qualche ritocco alla rosa o se servono oltre al un terzino, a una mezzala e a una punta di comprovato livello anche dei giocatori che siano delle alternative superiori a quelle che ci sono già. Questo perché il Toro non va in Europa per fare la comparsa e in campionato e in Coppa Italia ha il dovere di fare meglio di un settimo posto e di un’uscita agli ottavi.