Dilemma: il Torino affronterà il Livorno con il 3-5-2 o il 3-4-3?
Parafrasando la famosa frase pronunciata dal principe Amleto all’inizio del soliloquio che apre la prima scena del terzo atto della nota tragedia di William Shakespeare Ventura questa sera per affrontare il Livorno schiererà il Torino con il consueto 3-5-2 o si affiderà al 3-4-3? Questo è il dilemma! Ma non si tratta propriamente di un grande dilemma perché la questione sta più nei numeri dello schema che nella sostanza, poiché tutto dipenderà da quanta autonomia di movimento avrà Cerci, infatti se Alessio tornerà a fare l’esterno destro allora si tratterà di 3-5-2, ma se avrà una posizione più accentrata e avanzata e potrà svariare a suo piacimento su tutto il fronte d’attacco allora si parlerà di 3-4-3.
Ventura non ha potuto convocare Bovo, Rodriguez, Brighi, Farnerud e Larrondo perché non ancora arruolabili in quanto, chi più chi meno, o è ancora infortunato o nonostante sia guarito non è nella condizione di affrontare una partita. Unico degli ex infortunati che è stato convocato è El Kaddouri, ma non è detto che giocherà, difficilmente partirà titolare al più subentrerà nella ripresa. Oltre a questi cinque giocatori non ci saranno gli squalificati Basha, per questo turno, e Gillet, che oggi pomeriggio verso le quindici sarà impegnato a Roma nella prima udienza del ricorso al Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport che deciderà se la squalifica inflitta al portiere granata di tre anni e 7 mesi, durante il processo su Scommessopoli relativo al filone d’inchiesta Bari-bis, può essere accolta o meno. Gillet chiede che venga annullata l’omessa denuncia relativa alla partita Bari-Treviso del 2008 e che venga derubricata da illecito sportivo a omessa denuncia la condanna per Salernitana-Bari, gara del 2009. Il Tnas questo pomeriggio dovrà decidere se è ammissibile il ricorso d’urgenza presentato dagli avvocati di Gillet e se sussistono i termini per ricevere le richieste istruttorie del portiere e della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Presumibilemente verso metà-fine novembre Gillet saprà se la condanna inflittagli nei due precendenti gradi di giudizio è definitiva oppure se otterrà una riduzione.
Tornando alla gara di questa sera le scelte dell’allenatore granata saranno inevitabilmente anche dettate dal fatto che domenica sera il Torino affronterà la capolista Roma, che finora ha vinto tutte le partite e domani sera si saprà se ai danni del Chievo è diventata la squadra italiana che ha vinto il maggior numero di gare consecutive, dieci, la Juventus di Capello è ferma a nove (stagione 2005-06); a oggi meglio in Europa hanno fatto solo il Manchester United con dieci successi (1985-86) e il Tottenham con undici (1960-61). Quindi Ventura anche se ha dei giocatori che avrebbero bisogno di rifiatare sarà quasi obbligato nel fare la formazione. Gli unici dubbi sono fra Pasquale e Masiello, con il primo favorito sul secondo, e se utilizzare il centrocampo a cinque o a quattro, in quest’ultimo caso potrebbe toccare a Bellomo stare in panchina, almeno all’inizio. Di conseguenza anche in attacco uno o due fra Meggiorini, Barreto e Immobile non troveranno posto nell’undici iniziale, Immobile è l’attaccante che ha più speranze di essere in campo al momento del fischo d’inizio. Si può quindi ipotizzare che questa sera il Torino giocherà con Padelli; Darmian, Glik, Moretti; D’Ambrosio, Vives, Gazzi, Bellomo, Pasquale; Cerci e Immobile oppure con Padelli; Darmian, Glik, Moretti; D’Ambrosio, Vives, Gazzi, Pasquale; Cerci, Immobile e Meggiorini.
Il Torino deve ristattare la non-prestazione di Napoli sperando che arbitri e assistenti non incadano nell’ennesimo errore che lo danneggi, il conto ormai è salito a sei in nove partite, mentre il Livorno deve scacciare la crisi che inevitabilmente si aprirebbe a fronte della quinta sconfitta consecutiva, quindi le squadre scenderanno in campo per vincere, un atteggiamento differente o errori di concentrazione sarebbero pagati a caro prezzo.