Difficile che ci saranno sorprese per il Torino nelle ultime ore di mercato

31.01.2023 10:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Urbano Cairo
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Urbano Cairo
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Il più uno, Ilic, e il meno uno, Lukic, dovrebbero essere il massimo che ha prodotto questa sessione di calciomercato invernale in casa Torino. E qualche uscita di corollario completa il quadro, come Edera al Pordenone, Garbett in prestito all’Nac Breda e magari si concretizzerà la cessione di Berisha che ha chiesto di andare via. Forse andrà in prestito anche Ilkhan, magari alla Cremonese oppure scambiato con Vieira della Sampdoria, e Karamoh potrebbe accasarsi altrove se sarà richiesto da qualcuno. Allora con buona pace di mister Ivan Juric che chiedeva due rinforzi per completare la rosa, in aggiunta quindi a chi c’era già, si accontenterà e farà di necessità virtù già domani nei quarti di Coppa Italia con la Fiorentina e nelle restanti partite della stagione.

Le contrattazioni del calciomercato chiuderanno oggi alle 20 quando il Torino, inteso come squadra, sarà già a Firenze. Un girone d’andata chiuso all’8° posto e l’approdo ai quarti di Coppa Italia non hanno indotto il presidente Cairo a cambiare la solita strategia per provare come chiede Juric a fare quell’altro passo per ottenere qualche cosa di più. L’arrivo di Ilic potrà fare spendere soldi, 16 mln, se si verificheranno quelle condizioni che obbligheranno il Torino a riscattarlo a fine stagione, ma intanto la cessione di Lukic al Fulham immetterà nelle casse societarie 10 milioni di euro più eventuali due di bonus e sarà una bella plusvalenza visto che il serbo era stato preso nell’estate del 2016 e pagato 2 mln. Evidentemente è prevalsa la logica dei conti da tenere a posto e dei bilanci da evitare che siano in rosso, come avvenuto negli ultimi quattro esercizi. Per arrivare anche solo a qualificarsi per la Conference League occorre classificarsi al sesto posto in campionato, settimo se la vincitrice della Coppa Italia é una delle squadre che arriveranno fra le prime sei, e la distanza alla fine del girone d’andata era di 9 lunghezze appunto dal 6° posto e di 2 dal 7°, Atalanta 35 punti, Udinese 28 e Torino 26 e con la Juventus penalizzata di 15 e piombata al 10° posto con 23. E anche l’altra via che porta alle coppe internazionali è forse apparsa agli occhi di Cairo con troppi ostacoli, infatti serve vincere la Coppa Italia per andare direttamente alla fase a gironi dell’Europa League, ma prima va superata la Fiorentina ai quarti, poi c’è la doppia semifinale dove molto probabilmente chi ci arriva dovrà affrontare la Roma, che sulla carta dovrebbe avere la meglio sulla Cremonese, e poi la finale dove si qualificherà una fra Inter, Atalanta, Lazio e Juventus.

Non ci sono certezze, ma se neppure quando c’è qualche possibilità non si fa di tutto per mettersi nella condizione di provarci è difficile ottenere risultati che diano soddisfazioni che restano un sogno o come dicono in tanti una chimera. Mancano 9 ore e mezza alla chiusura del calciomercato ed è meglio non farsi illusioni. Quest’estate poi si vedrà, a iniziare dal sapere se Juric, che ha il contratto fino al 30 giugno 2024, deciderà di restare alla guida del Torino oppure se preferirà andare via con un anno d’anticipo perché in due stagioni non ha visto fare dalla società passi avanti sufficienti a ottenere qualche cosa di più.