Detta la parola fine sul rigore, ora si passa al mercato e al Milan

Faraoni o Vesovic, Saponara o Kone diminuisce il numero di candidati per il vice Darmian e l’alter ego di El Kaddouri. A partire dalla gara con il Milan si capirà fin dove può spingersi il Torino. Non ancora ufficiale il passaggio di D’Ambrosio
28.01.2014 12:16 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Detta la parola fine sul rigore, ora si passa al mercato e al Milan
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© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

D’Ambrosio sarà a breve un giocatore dell’Inter, il rigore dato al Torino contro l’Atalanta non c’era: così la telenovela sul terzino volge al termine e le polemiche sull’arbitraggio di Tagliavento possono essere archiviate. Manca la definitiva l’ufficialità, ma già da ieri si sapeva che fra il Torino e l’Inter si era giunti ad un accordo per il passaggio di D’Ambrosio al club nerazzurro: 1 milione di euro, stando a indiscrezioni, più la comproprietà del centrocampista Benassi che rimarrà al Livorno fino a fine campionato e forse anche il giovane attaccante Colombi per la Primavera granata in prestito con diritto di riscatto. Dal punto di vista economico il Torino avrebbe fatto un discreto affare visto che D’Ambrosio era in scadenza di contratto a giugno, dal punto di vista del campo nell’immediato decisamente non si può definire un affare perché ha ceduto un calciatore che, se non fosse stato per le vicende legate al rinnovo, sarebbe sempre stato titolare per prendere due ragazzi di belle speranze. Se anche arrivasse un vice per Darmian, in ballo continua ad esserci Faraoni, comunque si tratterebbe appunto di un vice e non di un titolare. Per una squadra che è a un passo dall’Europa League indebolirsi non va nella direzione di provare a raggiungere il prestigioso traguardo, quanto poi sia effettivamente nelle corde di questo Torino agguantare un posto utile per l’Europa League è un altro discorso decisamente complesso e dai molteplici risvolti.

 

La parola fine può essere messa sulla questione rigore scaturito dopo il contatto fra Consigli e Cerci. Ventura - ospite ieri sera della trasmissione Tiki Taka, condotta da Pierluigi Pardo in onda su Italia Uno in seconda serata - dopo aver visto le immagini relative all’episodio ha chiaramente detto che il rigore non c’era e se non bastasse anche lo stesso arbitro Tagliavento nella riunione, sempre svoltasi ieri, fra arbitri, allenatori e capitani della serie A ha chiesto scusa per l’errore commesso ammettendo di essersi sbagliato. Quindi ogni altra interpretazione dell’episodio è priva di fondamento e non ha più senso parlarne anche perché rischierebbe di essere controproducente, visto che il Torino quest’anno ha già subito torti arbitrali e per una volta ne ha usufruito di uno in suo favore.

 

L’aver archiviato due cose, con un piccolo punto interrogativo ancora su D’Ambrosio, lascia quel senso di leggerezza che impone di andare oltre e di motivi per guardare avanti ce ne sono parecchi: tre giorni prima della chiusura del mercato e la partita con il Milan di sabato sera. Sul fronte mercato il Torino, se non deve proprio rafforzarsi per cercare di raggiungere l’Europa League, deve almeno mettere le mani su ragazzi di prospettiva in modo da preparare il terreno per la prossima stagione ed è fondamentale che vengano presi calciatori che Ventura gradisce e che siano funzionali al suo impianto di gioco, se così non fosse sarebbe una perdita di tempo e magari anche di denaro. Nelle prossime ore si vedrà se, come sembra, Vesovic non sarà ingaggiato poiché non si riesce a liberare un posto fra i giocatori extracomunitari e un suo tesseramento non conforme alle regole comporterebbe punti di penalizzazione in classifica, quindi meglio non rischiare. Così come si capirà se arriveranno il vice Darmian, la trattativa con l’Udinese per Faraoni  è lontana dall’essere in dirittura d’arrivo, e l’alter ego di El Kaddouri, per quest’ultimo in ballo ci sono il giovane Saponara e il più esperto Kone, ma c’è anche da trovare l’intesa con il Milan o con il Bologna
Per quel che riguarda la prossima gara con il Milan sarà una partita delicata non per la classifica del Torino, che non ha particolari esigenze da questo punto di vista mentre i rossoneri sì, ma servirà a capire se i granata giocando senza alcun tipo di assillo riescono a tenere testa a una squadra che per qualità è superiore, anche senza Balotelli che è stato squalificato per un turno, e che ha l’obbligo di conquistare punti per rimediare la stagione che fino adesso è da considerarsi negativa poiché molto sotto le aspettative. Dove potrà arrivare il Torino lo si capirà nelle prossime settimane dopo che avrà affrontato Milan, Bologna, Verona, Juventus e Sampdoria, qualunque risultato è possibile però almeno sette punti dovranno essere conquistati.