Dal Torino ci si aspettava di più a Spalato: è poco lo 0 a 0, nulla è precluso
La differenza di preparazione con i giocatori del Rnk Split che hanno già disputato sei partite dei preliminari di Europa League e cinque di campionato a fronte delle due sole gare ufficiali del Torino in Europa non può non essere tenuta in considerazione, così come le pessime condizioni del terreno di gioco e il clima caldo-umido con trentadue gradi all’inizio del match e un forte acquazzone nel pomeriggio che ha reso il campo molto scivoloso. Tutto questo però non può diventare un alibi, perché il Torino poteva e doveva fare di più. Il ritmo della partita è stato da bradipi e ha reso la lettura delle situazioni di una facilità disarmante e da parte dei granata è mancata l’invenzione nelle azioni e anche solo un guizzo d’imprevedibilità che avrebbe favorito lo sbloccare il risultato. L’andamento della partita ha confermato che tecnicamente e tatticamente il Torino è superiore allo Spalato per questo motivo ci si aspettava di più dai ragazzi di Ventura che hanno saputo creare delle occasioni da gol, ma non le hanno sfruttate a dovere. Si è chiaramente notato che quando il Torino giocava sottoritmo lo Spalato prendeva coraggio e si rendeva pericoloso, mentre quando i granata alzavano il ritmo riuscivano a creare situazioni d’attacco che mettevano in difficoltà la retroguardia croata, ma se le occasioni non vengono sfruttate i gol non arrivano.
Di occasioni perse ce ne sono state per entrambe le squadre: 3’ cross di esterno destro a sorvolare la difesa croata di El Kaddouri a pescare in mezzo all’area Larrondo, ma l’argentino si fa anticipare da Rugašević. 9’ punizione battuta da Bovo, tiro potente che non centra la porta. 10’ Barreto si fa fermare da Bagarić. 13’ cross di El Kaddouri per Darmian, in area il terzino non controlla perfettamente la palla e Vukovic respinge, nel frattempo Nocerino arrivato in corsa colpisce male e la sfera finisce sul fondo. 19’ Darmian s’impossessa della palla e s’invola verso l’area serve Larrondo che non alza sufficientemente il pallone consentendo al portiere di respingere. 21’ apertura di Vives per Nocerino che manda oltre la traversa. 29’ Vidovic ruba palla in mediana e crossa in area per Bilic bravo Bovo a chiuderlo. 31’ Tiro di Belle dalla distanza Padelli con la punta delle dita devia sul fondo, la palla era indirizzata nel sette. 33’ Bilic calcia la punizione oltre la barriera e ancora una volta Padelli intercetta. 41’ Altra punizione di Bilic ma ha ancora la meglio Padelli che in tuffo sventa il pericolo. 43’ Barreto a tu per tu con Vukovic che gli chiude lo specchio della porta supportato da due difensori, se il brasiliano non fosse stato lasciato tutto solo dai compagni la retroguardia croata avrebbe avuto minore facilità a fermarlo.
Nella ripresa la musica non cambia e si ripetono le occasioni non sfruttate: 48’ Larrondo non sfrutta l’uscita a vuoto di Vukovic. 55’ Verticalizzazione di Nocerino per Barreto che da un paio di metri stampa la palla sulla faccia del portiere avversario in uscita mandandolo per qualche istante ko. 69’ Conclusione ravvicinata di Bilic che non sorprende Padelli. 72’ Punizione calciata da Bovo che finisce in area sulla mano di Rugašević, però l’arbitro lascia proseguire. 77’ Quagliarella con il mancino mira al secondo palo, ma Vukovic riesce a deviare la sfera oltre il montante. 78’ Su sviluppo da calcio d’angolo Benassi fa partire un tiro potente però centrale e il portiere croato para. 81’ Cross di Molinaro per Quagliarella che viene trattenuto per la maglia e cade, in verità accentua il fallo ricevuto e l’arbitro non assegna il rigore. 90’ Un lancio lungo arriva a Larrondo che in area prova ad agganciare la palla riesce a toccarla, ma Vukovic in uscita l’allontana e poi finisce per impattare con l’argentino che cade, anche in questo caso il direttore di gara non rileva gli estremi per il penalty. 92’ L’ultima occasione per sbloccare il risultato è per Larrondo che di testa non riesce a indirizzare sul secondo palo la palla e ancora una volta Vukovic ha la meglio.
Barreto e Larrondo scelti da Ventura come coppia d’attacco titolare non hanno convinto perché sono mancati loro carattere, determinazione e cinismo al momento del tiro in porta, così hanno esaltato il portiere Vukovic che non si è fatto mai sorprendere, risultando fra i migliori in campo. Forse Ventura avrebbe potuto dare maggiore spazio a Quagliarella facendolo almeno entrare a inizio ripresa e non attendendo il 67’ per avvicendarlo a Barreto, magari sarebbe anche servito mandare in campo Martinez, ma le scelte del mister sono state differenti. Indubbiamente anche il centrocampo non ha fornito quel supporto che poteva fare la differenza e con Sanchez Miño non ancora tesserato il Torino non dispone di giocatori che possano aggiungere fantasia, infatti, ieri sera a disposizione c’erano i soli Benassi e Vesovic, mentre non è stato convocato Gazzi oltre agli infortunati Basha, Ruben Perez e Farnerud, comunque nessuno di loro per motivi differenti ha caratteristiche che possano garantire una maggiore imprevedibilità in mezzo al campo. Se Nocerino ed El Kaddouri non riescono ad inventare azioni pericolose trovando le giocate vincenti per se stessi o per i compagni in attacco la squadra fa fatica a rendersi pungente e con il prossimo addio di Cerci la situazione non è destinata a migliorare, salvo che al posto di Alessio non arrivi un giocatore di grande qualità e dotato di buona fantasia.
Per quel che riguarda lo Spalato, Rog e Belle non si sono messi in particolare evidenza così come Bilic non ha trovato la via del gol. Molto più concreto Vukovic che si è sempre opposto ai tiri del Torino mantenendo inviolata la sua porta. Mister Matic puntava allo zero a zero è ha centrato in pieno il risultato, riuscendo a chiudere il più possibile tutti gli spazi e a sfruttare la poco brillante serata dei granata.
Il Torino ha ancora tutte le possibilità e soprattutto ha le carte in regola per centrare il passaggio del turno ed approdare alla fase a gironi dell’Europa League, sicuramente fra sei giorni all’Olimpico ci sarà un terreno di gioco in condizioni buone e si spera che la temperatura sarà differente dai circa trenta gradi di ieri sera, però Ventura e i giocatori dovranno avere quella marcia in più che faccia prevalere il gioco e le qualità e soprattutto una grande determinazione nel voler fortemente ottenere quello che è assolutamente alla portata. I tifosi del Toro lo hanno dimostrato anche ieri sera a Spalato: meritano palcoscenici di primissimo ordine, loro sono da dieci e lode.