Con quale autorità Longo dirigerà la squadra viste le voci su chi potrà prenderne il posto?

07.05.2020 19:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Moreno Longo
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Moreno Longo
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Moreno Longo è un grande professionista e fino all’ultimo istante onorerà il contratto con il Torino, ma non lo farà solo perché è questo l’atteggiamento che deve avere un professionista bensì lo farà anche perché è uno che il Toro lo ha nel sangue e il granata per lui è una seconda pelle. Infatti quando, dopo le tre pesanti sconfitte in campionato, con Sassuolo, Atalanta e Lecce, più quella di Coppa Italia, con il Milan, che avevano portato alla risoluzione del contratto fra Mazzarri e il Torino e c’era contestazione soprattutto nei confronti di Cairo, il presidente lo aveva chiamato a raccogliere le macerie della squadra, ormai in caduta libera verso la parte bassa della classifica e a ridosso della zona retrocessione, lui aveva risposto sì, pur sapendo che aveva più da perderci che da guadagnarci. Ma adesso che gli allenamenti individuali riprendono in vista di poter far allenare anche i giocatori collettivamente nell’eventualità che il campionato possa ripartire, Covid-19 permettendo, con quale autorità Longo dirigerà la squadra?

Tutti i giocatori dovrebbero seguirlo al massimo perché anche loro sono dei professionisti, ma è ormai di dominio pubblico che con l’arrivo di Vaganti, che prenderà il posto di Bava che dovrebbe tornare al settore giovanile, molto probabilmente, per non dire sicuramente, ci sarà il cambio di allenatore per la prossima stagione tanto più visto che Longo ha un contratto in scadenza il 30 giugno, che al massimo sarà prolungato qualora il campionato riprendesse giusto per portare a termine la stagione. I giocatori sono professionisti, però, pur dovendo mettersi in mostra con Vagnati avranno mentalmente la volontà di dare il cento per cento quando a guidarli c’è un allenatore che non ci sarà più la prossima stagione?

Da Giampaolo a Semplici passando per Maran, Juric, Pioli, D’Aversa, Di Francesco e Nicola. Sono tutti i nomi che circolano per il dopo Longo. Quasi tutti hanno ingaggi definibili in linea con quanto il Torino potrebbe elargire perché Mazzarri prendeva 1,8 milioni netti a stagione e Di Francesco alla Sampdoria altrettanti, Pioli al Milan 1,5, Maran al Cagliari 1, Semplici alla Spal 800 mila, D’Aversa al Parma 750 mila, Juric al Verona 600 mila, Nicola al Genoa 500 mila, mentre il solo Giampaolo potrebbe essere un po’ più costoso in quanto al Milan percepiva 2 mln  netti a stagione. Alcuni oltretutto sono stati esonerati nel corso di questo campionato, Gimpaolo, Semplici, Maran e Di Francesco, per cui sarebbe anche più facile ingaggiarli.

Con Longo in uscita per il Torino forse sarebbe meglio che il campionato non riprendesse così la squadra sicuramente rimarrebbe in Serie A e non si porrebbe neppure la questione di terminare un campionato con un allenatore che deve gestire una squadra che non sarà più sua.