Con Ljajic in possibile partenza è fondamentale una spalla per Belotti
Se come sembra Adem Ljajic raggiungerà mister Sinisa Mihajlovic allo Sporting Lisbona il Torino perderà il suo giocatore di maggior talento. Non tutti si stracceranno le vesti per questo poiché il trequartista con la sua discontinuità non è mai riuscito a far fare il salto di qualità alla squadra, però, è innegabile che se è in vena è l’unico che è capace di imprimere alla manovra offensiva quell’imprevedibilità che mette in difficoltà gli avversari. Al momento non ci sono certezze dell’addio di Ljajic. Il giocatore è impegnato in Russia con il Mondiale e la valutazione che ne fa il Torino è di venti milioni di euro, ma lo Sporting non è disposto a spendere così tanti soldi, però, un’intesa si potrebbe trovare sulla base di un prestito oneroso con successivo riscatto per una cifra complessiva che si aggirerebbe su una quindicina di milioni; quasi il doppio di quanto sborsò il Torino per prenderlo dalla Roma due estati fa, quindi, si tratterebbe dell’ennesima plusvalenza.
Nel caso di un addio di Ljajic, seppur l’attacco granata vada sfoltito - Mazzarri vuole solo quattro attaccanti e ne resterebbero ancora cinque Belotti, Falque, Berenguer, Edera e Niang - il Torino dovrebbe trovare una degna spalla per il “Gallo”, lo stesso Adem non lo è totalmente, in modo che il 3-5-2 che intende utilizzare l’allenatore come modulo principale non parta già con l’handicap di avere uomini non del tutto adatti. E’ vero che Falque, Niang e anche Edera possono adattarsi a fare coppia con Belotti, però, sarebbe un adattarsi e di conseguenza per la squadra non è detto che si riveli la soluzione migliore.
Ma chi potrà essere la spalla ideale per Belotti? Prima di tutto il Torino vedrà quali attaccanti hanno mercato in modo da cederli e poi sarà trovato il partner del “Gallo”. Il presidente Cairo ha detto che difficilmente Zaza arriverà e tra l’altro il Ct Mancini nelle tre amichevoli disputate dopo la fine campionato dall’Italia non lo ha mai fatto giocare insieme a Belotti. In questo periodo sono tanti gli attaccanti che sono stati accostati al Torino da Alar, Araujo, Balotelli, Defrel, Falcinelli, Ferreyra, Gabbiadini, Gonzalez, Hernandez, Inglese, Kouame, La Gumina a Nestorovski. Non tutti hanno un profilo adeguato per una squadra che ha il dovere di lottare seriamente per conquistare un posto in Europa League e sbagliare la scelta del partner di Belotti, soprattutto se andasse via quella croce e delizia di giocatore che risponde al nome di Ljajic, non sarebbe una gran cosa tanto più se alla fine restasse qualche altro attaccante che non ha dimostrato di essere all’altezza della situazione come purtroppo accaduto a Niang e in parte anche a Berenguer.