Con l’Inter servirà un super Toro, soprattutto a centrocampo

Mazzarri e Conte sono alle prese con parecchi giocatori infortunati o non al cento per cento e anche con altri reduci dagli impegni con le Nazionali.
20.11.2019 06:30 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Mazzarri e Conte
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Mazzarri e Conte
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Se Mazzarri piange, Conte non ride. Antonio Conte è alle prese con il recupero dei centrocampisti, infatti, Gagliardini non è al cento per cento a causa di un affaticamento muscolare che gli aveva fatto saltare la partita con il Verona e Asamoah, anche se è più un esterno che centrale, ha un fastidio al ginocchio, mentre Barella, Vecino e Brozovic sono reduci dagli impegni con le rispettive Nazionali e difficilmente Sensi sarà a disposizione per la partita di sabato sera con il Torino, anche perché non sta forzando in modo da esserci sicuramente per la trasferta con lo Slavia Praga di mercoledì 27 novembre dove i nerazzurri sono obbligati a vincere, sono terzi con quattro punti dietro a Barcellona (8) e Borussia Dortmund (7), se vogliono avere chance per accedere agli ottavi di Champions League. Il centrocampo è, quindi, il punto più vulnerabile dei nerazzurri e il Torino dovrebbe approfittarne tenuto anche conto che Borja Valero non ha mai giocato come i Primavera Agoume e Schirò e Lazaro, che oltretutto è un esterno, solo 193 minuti.     

Anche Mazzarri qualche problema a centrocampo ce l’ha, infatti, Baselli è reduce da una distorsione tibio-tarsica alla caviglia destra che gli ha impedito di disputare la partita con il Brescia e solo ieri ha disputato l’intero allenamento con i compagni, mentre Rincon e Lukic, più Aina, Sirigu, Izzo, Belotti e Ujkani, hanno da smaltire gli impegni in Nazionale e i viaggi per cui resta per la mediana il solo Meïté che, però, continua ad alternare cose buone ad altre decisamente meno. Mazzarri può ricorrere all’utilizzo di Ansaldi, Berenguer e anche di Verdi a centrocampo adattandoli per avere una zona centrale che possa contrastare efficacemente quella nerazzurri garantendo al contempo protezione alla difesa e supporto all’attacco. Però, con Laxalt out per uno stiramento miotendineo al retto femorale e fuori dai giochi Lyanco, per una lesione isolata al legamento collaterale mediale del ginocchio destro, Bonifazi, che fa solo allenamento atletico personalizzato a causa della frattura composta del quinto osso metacarpale della mano sinistra, e Falque, che è sottoposto a terapie per la lesione muscolare al quadricipite della coscia sinistra, anche fasce, difesa e attacco non abbondano di uomini.  Questo rende più complicato persino far giocare qualcuno fuori ruolo. Certo ci sono Edera e Parigini, che non sono centrocampisti, ma esterni d’attacco o al più trequartisti o seconde punte, ma Mazzarri finora non li ha mai utilizzati neppure per un secondo.

A prescindere dai problemi, e meno male che la rosa è troppo ampia, Mazzarri dovrà vincere su Conte a centrocampo se vuole che il suo Torino non soccomba con l’Inter, che è seconda in classifica con 31 punti ben 17 in più di quelli dei granata, è la terza forza del campionato per gol segnati, 26 a fronte dei 15 di Belotti & friends, e ha anche la terza difesa per reti subite insieme al Cagliari, 12 alle 17 incassate da Sirigu, che di grandi e salvifiche parate ne ha già fatte e non poche.