Con il Parma per ricominciare da dove si era arrivati: gioco e punti
I risultati positivi non avvengono quasi mai per caso, può capitare, ma si tratta per lo più di fuochi di paglia destinati a spegnersi con la stessa rapidità di quando si sono accesi. Ecco quindi che il Torino ha davanti a sé l’opportunità, fra la fine del girone d’andata e l’inizio di quello di ritorno, di consolidare gli automatismi che si stanno creando nei due moduli usati, il 3-5-2 e il 3-4-1-2, e di conseguenza attraverso il gioco la continuità di risultati positivi. I granata prima della sosta avevano accumulato tre vittorie consecutive, ai danni di Chievo, Udinese e Lazio, e in precedenza un pareggio con il Genoa e un’altra vittoria con il Catania, conquistando nelle ultime cinque partite tredici dei quindici punti disponibili, se a questo si aggiunge che avevano realizzato dodici dei trenta gol fatti e subito tre dei ventiquattro presi il quadro diventa esaustivo e porta, senza ombra di dubbio, ad affermare che la strada intrapresa è quella giusta.
Mantenere il settimo posto e tenere a debita distanza le prime dirette inseguitrici (Parma, Genoa, Lazio, Udinese e Cagliari) è l’obiettivo nell’immediato futuro di Ventura e dei giocatori. Già a Parma lunedì pomeriggio i granata dovranno ripetere le prestazioni fatte vedere nelle ultime uscite prima della sosta natalizia. E’ quasi certo che in campo al Tardini il Torino sarà schierato con il 3-5-2 perché El Kaddouri sta meglio, ma non ha ancora ripreso ad allenarsi completamente con i compagni e continua a svolgere una parte del lavoro finalizzato al recupero dallo stiramento alla coscia, quindi non essendoci a disposizione il trequartista è ovvio che si utilizzi un modulo che non lo prevede.
In attacco Ventura non ha dubbi su chi schierare visto che Cerci e Immobile in diciassette gare hanno trafitto diciassette volte i portieri avversari aggiudicandosi, a pari merito con Higuain e Callejon del Napoli, la momentanea palma di più prolifica coppia d’attacco. Per quel che riguarda la difesa grandi dubbi non sussistono, al massimo potrebbe esserci il ballottaggio fra Maksimovic, che a pieno diritto si candida per partire per la terza volta da titolare, e Rodriguez, che è totalmente guarito e vorrebbe riprendersi il posto. A completare il terzetto quasi scontato l’utilizzo di Glik e Moretti. Maggiori dubbi invece a centrocampo: se per il ruolo di esterni a destra c’è Darmian e a sinistra Pasquale, così come davanti alla difesa il posto fisso è quello di Vives, per i rimanenti due sono in molti a contenderseli. In pole c’è Farnerud, che rientra dopo aver scontato un turno di squalifica, e a seguire i maggiori candidati sono Basha e Brighi, più distanziati appaiono Gazzi e Bellomo. D’Ambrosio, per la nota vicenda contrattuale, è fuori dai giochi: è molto difficile che sia anche solo convocato. Oggi pomeriggio ci sarà un allenamento tattico a porte chiuse e domani la rifinitura, per chi vuole un posto da titolare c’è ancora un po’ di tempo per convincere Ventura.