Con il nuovo Izzo e Buongiorno il Torino ha buona parte della difesa per il futuro

04.04.2022 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Armando Izzo
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Armando Izzo
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Potrebbe sembrare un po’ presto per dire che Izzo ha intrapreso un nuovo corso della sua vita calcistica visto che si è smarrito per lungo tempo, anche lo scorso campionato come per tanti mesi in questo è stato ben lungi dall’essere quel difensore che stava entrando nel giro della Nazionale, ma alle volte bisogna guardare al futuro pensando positivo, magari persino un po’ forzando il pensiero positivo in modo da essere predisposti ad accogliere il figliol prodigo facendolo sentire parte integrante di quello che tutti auspicano sia un nuovo corso. E allora leggiamo nelle recenti prestazioni di Izzo, soprattutto in quella con la Salernitana, un nuovo inizio non dettato solo da un exploit, ma un vero nuovo inizio. Ci sono ancora 8 partite prima della fine del campionato e Armando ha tutto il tempo per dimostrare a se stesso e a tutti che ha dato alla sua carriera calcistica una svolta. Per il Torino sarebbe un grande vantaggio perché ritroverebbe un difensore di livello.

Un altro tassello è Buongiorno, un ragazzo cresciuto a pane e Toro e non è retorica dirlo. Sta consacrandosi in questa stagione e Juric lo utilizza alternandolo a Rodriguez e quando le circostanze lo hanno imposto gli ha anche fatto fare il vice Bremer. Alessandro deve ancora affinarsi e migliorare, ma ha testa e doti tecniche e fisiche per diventare un difensore importante. E si può scommettere, senza azzardi, che riuscirà a fare strada.

Con il nuovo Izzo e Buongiorno il Torino avrebbe per la prossima stagione due terzi della difesa titolare e con Zima, Djidji e Rodriguez anche valide alternative. Ovviamente se si aggiungesse Bremer in mezzo e fosse preso un valido sostituto del brasiliano si otterrebbe il top, ma è inutile illudersi Gleison è destinato a essere ceduto per rifornire le casse societarie. Di questo bisogna farsene una ragione. Però è d’obbligo che si faccia tanta pressione su Cairo affinché prenda un difensore centrale di spessore e non c’è tempo per farne crescere uno come si era fatto proprio con Bremer. Piuttosto serve uno come era stato Glik quando arrivò al Torino: ossia già pronto. Di certo qualche soldo andrà speso, ma come allora fu Ventura a volerlo adesso dovrà essere Juric a sceglierlo.

Per completare la difesa dovrà essere scelto anche un portiere all’altezza. Berisha, da quando è subentrato a Milinkovic-Savic, con Bologna e soprattutto con Inter e Salernitana ha fatto bene, anzi più che bene, mentre con il Genoa non tanto. Potrebbe essere una soluzione, ma se si vuole innalzare davvero l’asticella allora serve anche un portiere e Cragno potrebbe essere la soluzione con il giusto rapporto qualità-prezzo-età. A meno che Juric faccia come fece Mihajlovic al Milan quando puntò tutto su Gigio Donnarumma e di qui a fine stagione affidi la porta del Toro a Gemello per vedere se può essere lui il portiere del futuro.

Piacerebbe che dalla prossima stagione il Torino in difesa schierasse Gemello, Izzo, Bremer e Buongiorno, ma serve restare con i piedi per terra e allora avanti con il nuovo Izzo e Buongiorno e che per la porta e il difensore centrare Cairo lasci scegliere a Juric.