Colantuono: "Non dobbiamo sottovalutare la partita contro l'Albinoleffe"

11.09.2009 17:15 di Giulia Borletto   vedi letture
Colantuono: "Non dobbiamo sottovalutare la partita contro l'Albinoleffe"
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© foto di Federico De Luca

Parlando invece della partita che attende la compagine granata sabato pomeriggio contro l’Albinoleffe, Colantuono chiede ai suoi molta attenzione. Le acque chete sono spesso le più insidiose. La squadra bergamasca arriva a Torino dopo 2 sconfitte consecutive contro Cittadella e Ancona e un pareggio alla prima di campionato in casa contro il Vicenza. I pronostici quindi sono quasi tutti a favore dei granata: la peggior difesa contro il migliore attacco, anche se l’allenatore romano continua a predicare prudenza. “ I numeri è difficile che sbaglino" spiega " ma siamo solo alla terza giornata e non possiamo già fasciarci la testa. L’Albinoleffe ha un reparto avanzato di tutto rispetto con Ruopolo e Cellino. Dobbiamo cercare di giocare come abbiamo fatto a Brescia, diminuendo la forbice di errori”.

Alla domanda se squadra che si dimostra combattiva non si cambia, Colantuono risponde che qualche cambio sarà d’obbligo viste le defezioni per squalifica e infortuni vari. “Ne avrò 3 fuori sicuri e quindi 3 nuovi da inserire. La formazione l’ho ben in mente, anche se sono ancora molto indeciso su una posizione in particolare. Abbiamo recuperato Pisano e Ogbonna, dopo le 4 giornate di squalifica dallo scorso campionato e quest’ultimo è un centrale di assoluta garanzia, che può diventare all’occorrenza anche terzino sinistro anche se in quella zona del campo siamo quasi in abbondanza. Uno dei problemi più grandi che abbiamo noi allenatori, è schierare una squadra pensando già ai possibili cambi nel corso della partita. Bisogna infatti fare delle scelte che non condizionino poi la resa della squadra”.


“Non posso fare promesse” conclude il granata “ ma posso assicurare al presidente e ai tifosi tanto lavoro. Una vittoria o meno può dipendere da stati d’animo, da scelte arbitrali sbagliate, da un filo d’erba tagliato male. Non si sa mai, ma è proprio questo il bello del calcio”.