Cairo: “Il futuro di Cerci è questione di ore, ma prima parlerò con lui. Adesso non è tolto dal mercato”

29.08.2014 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Cairo: “Il futuro di Cerci è questione di ore, ma prima parlerò con lui. Adesso non è tolto dal mercato”
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© foto di Federico De Luca

Il presidente ha smentito che avrebbe comprato altri due giocatori in caso di passaggio alla fase a gironi dell’Europa League, ma arriverà un sostituto di Cerci se l’esterno fosse ceduto.

 

Dopo vent’anni possiamo finalmente dire che il Torino è tornato in Europa e oggi ci sarà il sorteggio della fase a gironi.

“Siamo finalmente ai gironi d’Europa League, lo erano anche i preliminari, però mancava qualche cosa per arrivare alla vera competizione che inizia proprio con i gironi. E’ vero mancava da vent’anni e devo dire che sono felice per i giocatori, per il mister e per i tifosi che anche ieri sera hanno riempito lo stadio ed erano entusiasti e hanno sostenuto la squadra come non mai. Direi una cosa meritata della quale siamo tutti contenti e orgogliosi”.

 

Permetta la battuta, magari è un po’ meno felice che ci sia anche il Napoli perché questo comporta il dividere il budget fra più società italiane.

“Ma no, io queste cose economiche …”

 

Anche il budget è importante, no?

“Certo, ma l’altra sera ho tifato Napoli perché è una squadra italiana e ci mancherebbe altro. Per noi ieri era fondamentale passare e a quello che succederà sulle questioni economiche non penso, soprattutto oggi che sono contento che la squadra abbia raggiunto l’obiettivo, è una bella cosa”.

 

Ieri sera Quagliarella è stato particolarmente ispirato, anche se non ha segnato, non sarebbe bello se per tutta la stagione avesse una spalla come Cerci?

“Ho visto bene Quagliarella, anche se lui mi ha detto di aver bisogno di alcune partite per essere dal punto di vista fisico al top, però gli ho visto fare cose sicuramente importanti. I due insieme, ma non soltanto Cerci perché comunque abbiamo altri buonissimi giocatori e si è visto anche ieri sera, ma sicuramente Quagliarella e Cerci sarebbero una coppia niente male”.

 

Non si è ancora visto un tandem d’attacco formato da Quagliarella e Cerci, li vedremo?

“E’ vero non li abbiamo ancora mai visti, ma ci sono ancora pochi giorni di mercato. Io rimarrò a Forte dei marmi a parte domenica sera che verrò a Torino per la prima di campionato con l’Inter”.

 

Oggi non sarà a Montecarlo per il sorteggio della fase a gironi dell’Europa League?

“No, ci andrà Alberto Barile (responsabile marketing e relazioni esterne, ndr)”.

 

Ventura nella conferenza stampa di presentazione della partita con lo Spalato aveva detto che Cerci è stato più presente sui giornali di Obama. Il Torino in questi ultimi giorni ha tenuto testa a società abbastanza grosse in sede di mercato come Atletico Madrid e Arsenal, anche questo fa parte della crescita?

“Sicuramente abbiamo giocatori che piacciono molto ad altre società importanti e questo è un fatto positivo perché vuol dire che abbiamo lavorato bene e questi giocatori sono cresciuti e hanno lavorato bene loro e il mister e tutti quanti noi che li abbiamo scelti. Il fatto di stare su un giornale è relativo, oggi quello che conta è avere le idee chiare in relazione al fatto che appunto noi dobbiamo mantenere un’ossatura forte. Ormai siamo molto vicini alla fine del mercato e diventa molto difficile poter fare delle cose in uscita come nel caso di Cerci, vediamo nelle prossime ore, veramente neanche giorni, ma di ore”.

 

La Roma ha detto che ha tolto Destro dal mercato, lei in questo momento si sentirebbe di dire che toglie Cerci dal mercato?

“Mah, adesso io voglio parlare un secondo con lui perché inizialmente io non l’ho messo sul mercato, ho accontentato in qualche modo il suo desiderio di avere la grande opportunità. Poi non si è arrivati alla chiusura della trattativa pur avendo parlato con molti, adesso siamo molto vicini alla fine del mercato e quindi prima di prendere la decisione di togliere Cerci dal mercato voglio comunque parlare con lui per vedere di capire come procedere per il futuro. E’ evidente che il giocatore è nostro (contratto fino a giugno 2016, ndr) e non ci sono tanti discorsi”.

 

Oltretutto il Torino almeno fino a dicembre può offrire a Cerci la vetrina internazionale dell’Europa League e per lo stesso giocatore ci potrebbe essere quell’appeal in più che magari prima non c’era?

“Assolutamente sì, infatti, credo che ne parleremo a breve e comunque sia i tempi … poi alla fine è fatale che le ore passino, i giorni passino e il primo di settembre (alle ore 23, ndr) il mercato si chiuderà”.

 

A proposito di mercato, lei aveva detto che se il Torino fosse arrivato alla fase a gironi avrebbe preso un altro paio di giocatori, lo conferma?

“No, questo non l’ho mai detto. Avevo detto semplicemente che se avessi ceduto Cerci lo avrei rimpiazzato con un altro giocatore, ma non prendiamo un paio di giocatori perché abbiamo due calciatori per ruolo in difesa, tre portieri, addirittura sette centrocampisti e cinque attaccanti. I calciatori si devono anche far giocare non si può prenderli e poi alla fine non farli giocare, disputando tante competizioni e avendo due giocatori per ruolo li si fa giocare tutti, ma non possiamo eccedere nell’avere giocatori che poi in realtà non sarebbero utilizzati”.

 

Però in questo momento a centrocampo qualche acciaccato c’è e anche in attacco, il Torino non è in emergenza, però ha uomini abbastanza contati.

“Di acciaccati …"

 

Farnerud, Basha, Ruben Perez, Larrondo.

“Però abbiamo Vives, Sanchez Miño, El Kaddouri, Benassi, Nocerino, più gli esterni (Darmian, Vesovic, Molinaro, Masiello, ndr) e poi c’è Ruben Perez che è acciaccato, ma fra due settimane avrà recuperato. Ho visto Farnerud e mi ha detto che fra un mese si aggregherà alla squadra, quindi siamo già a sette e con Gazzi a otto e con Basha siamo a nove: direi che abbondiamo”.