Cairo ha fatto il primo passo: depositato il contratto di Maxi Lopez
L’aveva dichiarato il diciassette maggio scorso dopo la partita con il Chievo ed è stato di parola Cairo, infatti, il Torino ha depositato il contratto di Maxi Lopez esercitando l’opzione automatica per la prossima stagione. Adesso manca il secondo step promesso dal presidente “Con Maxi Lopez il rapporto è eccellente per cui troveremo tutte le soluzioni possibili per gratificarlo e motivarlo ancora di più”, vale a dire prolungare il contratto all’argentino come il giocatore e il suo entourage vorrebbero. In quella stessa occasione il presidente del Torino aveva detto in modo chiarissimo che per il rinnovo di Ventura a tempo debito avrebbero intavolato la trattativa. Sul significato di tempo debito lo stesso Cairo era stato esplicito “Anche la volta scorsa quando rinnovammo con il mister lo facemmo a stagione in corso e ci ha portato fortuna, quindi credo che non ci saranno assolutamente problemi”, quindi nel corso del prossimo campionato le parti s’incontreranno e tratteranno.
La primissima mossa di Cairo, esercitare l’opzione per Maxi Lopez, è stata in linea con quanto aveva dichiarato ora, però, i tifosi si aspettano che il presidente prosegua e tenga fede alle sue promesse soprattutto a quella che ritengono più importante quella relativa a Darmian, Glik, Maksimovic e Peres. Anche in questo caso Cairo fu chiarissimo “Da parte nostra non ci sarà, come lo scorso anno, l’errore di vendere un giocatore nell’ultimo giorno di mercato, ma neanche … Credo che se alla fine di giugno ci sarà stata un’offerta importante per qualche giocatore la valuteremo ovviamente con lui e se lui avrà la voglia assoluta di andare e noi saremo contenti di quanto ci offrono prenderemo in considerazione l’offerta. Se però questo non avvenisse entro il trenta di giugno noi chiuderemo i battenti, perché dobbiamo impostare una stagione che dovremo disputare in maniera importante e non possiamo ovviamente andare troppo per le lunghe. Per quanto ci riguarda abbiamo una finestra fino al termine di giugno e poi andando in ritiro non vogliamo assolutamente più trattare nessun giocatore”.
Fondamentale anche nel discorso presidenziale l’accenno agli obiettivi futuri “Dobbiamo impostare una stagione che dovremo disputare in maniera importante”. E’ lapalissiano che per disputare una stagione importante la rosa non vada indebolita con troppe cessioni eccellenti, ma vada rinforzata. Qualche sacrificio è da mettersi in conto, ma chi parte va sostituito adeguatamente e l’apertura del direttore sportivo su Ekdal rientra in quest’ottica. Lo svedese centrocampista del Cagliari ha quasi ventisei anni ed è in Italia dal 2008, quindi ha già maturato una buona esperienza e non ha problemi d’inserimento nel nostro campionato. In più ha caratteristiche tecniche che servono al Torino, infatti, può giocare sia da trequartista sia da centrale o esterno di centrocampo, ha spiccate doti offensive, come vuole Ventura, ma è anche abile in fase difensiva. Ekdal quindi è un giocatore completo, ha già maturato esperienza nel nostro calcio con risultati soddisfacenti e ha un prezzo che rientra nei parametri della società granata 3-3,5 milioni di euro. Se l’estate scorsa si sono spesi 3,2 milioni per Sanchez Miño, che poi è stato mandato via a gennaio perché caratterialmente non ha trovato l’intesa con Ventura, spenderne, su per giù, altrettanti per lo svedese non è un’eresia, tanto più che non ci sono notizie che ne sconsiglino l’acquisto per problemi caratteriali. Le premesse sono incoraggianti, ora Cairo deve continuare con i fatti smentendo gli scettici e divenendo artefice indiscusso del rilancio del Torino.