Cairo: “Con Rodriguez abbiamo fatto il punto. Mai avuto intenzione di cedere Schuurs e Ricci. Mercato? Vedremo”
Il presidente del Torino Urbano Cairo dopo la partita con il Cagliari si è soffermato fino a tardi allo stadio insieme al direttore tecnico Vagnati, agli altri uomini mercato e al capitano Ricardo Rodriguez. Quando l’incontro è terminato, verso le 23,30, il patron granata ha risposto alle domande dei giornalisti che lo avevano atteso. Ecco che cosa ha detto:
Un lungo vertice con la dirigenza e c’era anche il capitano Rodriguez, c’è qualche novità?
“No, no. Abbiamo visto Rodriguez perché è il capitano e ci tenevo a vederlo, anche in generale per fare un punto con lui, ma niente di particolare”.
Rinnovo in vista per Rodriguez poché ha il contratto in scadenza il 30 giugno 2024?
“Vediamo”.
E Juric che le chiede un esterno, un trequartista e magari un’altra punta lo accontenterà?
“Di queste cose non ne parliamo qua. Giustamente il mister ha le sue idee per cui … Credo che per noi aver tenuto tutti i giocatori che avevamo non sia poco”.
Quindi Schuurs e Ricci rimangono e li toglie dal mercato?
“Direi di sì, non ho mai voluto venderli per cui … siamo qua”.
Rodriguez quanto è importante dal punto di vista tecnico e umano?
“E’ un ragazzo, anzi, un uomo e un calciatore straordinario. E’ un bravo calciatore e poi è anche un leader, un punto di riferimento. Ha un’esperienza notevole. Abbiamo ripercorso la sua carriera dal Wolfsburg al Milan passando brevemente al PSV Eindhoven e la Nazionale”.
Un bel curriculum?
“Sì, incredibile. E poi ha fatto vedere in questi due anni cose importanti ed è un bel leader e un punto di riferimento per tutti. Non era mai successo che stessimo insieme un po’ di tempo, dovevamo vederci brevemente e poi parlando abbiamo fatto le 23 e 30. Non avevamo chissà che cosa da dirci”.
Ha il contratto in scadenza.
“No, non è quello. Abbiamo fatto un punto generale e poi magari ci vedremo anche con lui e con qualche altro compagno per darci obiettivi realistici per l’anno. E’ una cosa che si fa a inizio anno, invece che farlo più avanti lo facciamo all’inizio”.
Quindi quali sono gli obiettivi del Torino per questa stagione?
“Non lo diciamo a voi (ride, ndr). Gli obiettivo non vanno mai detti, vanni pensati, condivisi e poi si lavora per raggiungerli”.
Appunto, condivisi.
“Condivisi vuol dire che si deve cercare di realizzarli”.
Un obiettivo è sicuramente migliorare il rendimento in casa, che una volta era un punto di forza, ma adesso l’ultima vittoria risale al 6 marzo.
“Due stagioni fa facemmo benissimo. Ovviamente l’obiettivo è questo, però questa sera è stata una serata incredibilmente calda (c’erano 36 gadi allo stadio, ndr) e giocare alle 18,30 è stato duro per tutti. Avevamo caldo noi in tribuna per cui figuriamoci in campo”.
Un tema da affrontare in Lega?
“E’ talmente evidente che non credo che ci sia neppure da parlarne. Alla fine giocare tutti alle 20,30 sarebbe stato meglio. Va bene che le televisioni vogliano avere più slot, però ci sono dei moment che dal punto di vista anche sanitario sia importante avere degli orari che vadano bene per tutti. Le televisioni capiscono e poi accade poche volte all’anno: giusto in agosto, da settembre è già diverso”.
Sabato ci sarà la partita a San Siro con il Milan, l’anno scorso un bel ricordo con la vittoria in Coppa Italia. Che Toro si auspica di ritrovare?
“Abbiamo fatto una partita stasera, abbiamo cominciato il campionato. Mi auspico un Toro che sia pimpante. Questa sera abbiamo avuto occasioni, era una partita particolare, molto bloccata e il Cagliari è stato molto accorto e poi però ha fatto anche delle ripartenze”.
Ma anche il Cagliari ha avuto occasioni.
“Come sempre accade quando si è molto accorti dopodiché si prova a pressare e cercare di fare gol quando inevitabilmente gli spazi si aprono. Il Milan mi pare che abbia vinto due a zero, quindi è una squadra importante e San Siro è sempre un grande palcoscenico, però ci arriviamo. Questa ser è lunedì e abbiamo quattro-cinque giorni”.
Magari con qualche giocatore in più?
“Vediamo. Non mi metto a fare mercato qua (ride e se ne va, ndr)”.