Cairo: "Avanti così, siamo sulla strada giusta. Futuro Juric? Non è urgente"
Lunga intervista di Urbano Cairo ai microfoni di Radio GR Parlamento, come spesso accade quando il suo Toro vince nel weekend calcistico. Come dire Cairo scatenato dopo aver festeggiato la vittoria dei suoi.
"È stata una bella partita giocata con attenzione a non prendere gol e a farli. Una squadra bella e compatta su campo difficile, c’era vento ed era complicato. Abbiamo dato continuità al Bologna, direi bella vittoria. Con 37 punti siamo soddisfatti. C’è potenziale, ma andiamo avanti passo per passo e senza fare voli pindarici. Cercheremo di ottenere il massimo. Sanabria? Dai mondiali in poi ha segnato tanto, sta facendo bene. Come lui anche tutta la squadra, è ben compattata. Siamo sulla strada giusta, continuiamo così senza credere di aver fatto molto ma andare avanti come stiamo facendo".
Cairo, alla richiesta di dare un voto alla stagione del Toro, preferisce attendere: "Prima di darlo, vediamo le prossime dodici gare che saranno molto importanti. Aspettiamo, ma è un voto positivo perché è bello che tanti giovani crescono o giocatori che in passato non avevano fatto bene e si stanno rilanciando: penso a Linetty, ad esempio. E’ un mix di giovani dal 2000 in su e più esperti che in una squadra sono sempre importanti. Un 7? Sì dai, anzi 7+".
E' ovvio a questo punto pensare anche all'Europa: "Con il mister siamo partiti ad inizio campionato senza dire di andare in Europa o altro. Abbiamo fatto cambiamenti, alcuni giocatori sono stati venduti e altri rientrati dal prestito. Con il mister non abbiamo posto un obiettivo: fare un bel campionato e far crescere i giovani, poi vediamo come vanno le cose. Oggi siamo ottavi a un punto dalla Juve e a cinque dall’Atalanta, noi dobbiamo considerare anche che abbiamo lasciato punti per strada come con la Cremonese o lo Spezia: non siamo molto lontani da un obiettivo importante. Anche gli altri buttano via punti, è una cosa che sappiamo bene, ma siamo in una posizione nella quale si può avere qualche ambizione".
Il Toro ha visto bene anche nell'acquisto di Schuurs: "Se tieni Bremer, non compri Schuurs. Eppure l’ha sostituito bene. O Praet e Miranchuk, Brekalo e Vlasic, è difficile tenere tutti. Non vengono per fare la panchina".
C'è anche da ricordare che venerdì scorso la Primavera granata ha vinto il derby: "Abbiamo fatto una bella vittoria in casa Juve per 3-1. La squadra è tra le prime, stanno venendo fuori giovani interessanti come Gineitis che è già in prima squadra. A Lecce c’erano diversi giovani, direi bene e ci sono prospetti. Ludergnani sta facendo buonissime cose, come Vagnati: ha preso Schuurs e gli altri acquisti, sono giocatori visionati da lui e dagli scout in giro per il mondo. Hanno in serbo altri giocatori giovani da dare al mister che li sa far crescere".
C'è sicuramente l'amarezza per l'addio di Belotti: "Sette anni insieme e tanti gol, è stata una bella pagina. Finita meno bene di quanto avremmo voluto, ma io ricordo le cose belle: gli faccio un in bocca al lupo sincero, il passato è andato e pensiamo al futuro. Gli auguro il meglio, l’importante è che lui faccia bene e il Yoro altrettanto. Tornare? Con il mister, l’obiettivo è avere giocatori giovani e di prospettiva. E’ una pagina conclusa, anche lunga. Pensiamo al futuro, ci sono tanti giocatori forti in giro con potenzialità. Pensiamo a Singo: lo presi a gennaio 2019 perché il suo procuratore venne da me e me lo propose. Anche contro l’opinione di qualcuno che era con me, gli diedi fiducia e adesso vediamo cosa è diventato Singo. Abbiamo osservatori importanti, almeno dieci persone in giro per il mondo che fanno gran lavoro. Poi ovvio che devi fare i conti con il budget, ma Schuurs non è venuto fuori per caso: lo hanno visto più volte, così come Miranchuk, Gravillon e Radonjic".
In ballo c'è anche il rinnovo di Juric, cosa dice Cairo a proposito? "Abbiamo un contratto anche per il prossimo anno, stiamo facendo ragionamenti sul rinnovo: non è urgente, da parte nostra c’è voglia e da parte sua riflessione. E’ un progetto che si deve sviluppare su un arco almeno triennale. A gennaio ho preso Ilic perché me lo ha chiesto, anche se costa molto: ha un grande potenziale, non l’ho preso per accontentarlo ma perché c’è un progetto. Ho fatto una pazzia, tra virgolette, considerando le nostre casse, ed è stato il secondo investimento più importante dopo Verdi. Per come ha cominciato, vedo che ha grandi qualità già adesso".