Attingere agli svincolati per rinforzare il Torino potrebbe essere una soluzione ai problemi?
Fino al 31 marzo è possibile ingaggiare svincolati per sopperire a qualche mancanza della rosa, quindi, c’è chi ci pensa che il Torino dovrebbe farci un pensierino visto che neppure il cambio in panchina con il passaggio da Mazzarri a Longo ha dato quella proverbiale scossa che capita, anche se non sempre avviene, quando si cambia in corso d’opera l’allenatore.
Ma è una strada percorribile quella degli svincolati? Se lo sono un motivo ci sarà. Magari non sono così forti oppure sono in là con l’età calcistica. Alcuni potrebbero chiedere ingaggi troppo elevati. Altri potrebbero arrivare da infortuni che mettono in dubbio lo loro tenuta fisica o anche potrebbero avere caratterini difficili e l’inserimento in gruppo sarebbe sconsigliato. Ma a prescindere da tutte queste variabili il fatto che siano svincolati vuole dire che da più o meno tempo si allenano da soli per cui ci vorrebbe appunto tempo per far trovare loro una condizione fisica ottimale e anche per inserirsi nel gruppo e apprendere quanto chiede Longo.
Ipotizzando che Longo sia propenso a quest’ipotesi di trovare uno o più giocatori, diciamo un centrocampista e /o un uomo di fascia, ruoli principali nei quali servirebbe un rinforzo idoneo al Torino, varrebbe la pena prenderlo e poi aspettare che sia pronto per dare una mano? E soprattutto Cairo acconsentirebbe a una soluzione di questo tipo che significa pagare ingaggi, anche solo per qualche mese, senza sapere se renderanno? Ci sono tante domande, forse toppe e le risposte sono tutte incerte.