Al Torino mancano sempre due soldi per fare una lira: anche con la Roma una vittoria gettata alle ortiche

14.11.2022 11:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Ivan Juric
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Ivan Juric
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E ci risiamo con i fatali minuti finali che per errori difensivi costano punti al Torino e lasciano rammarico per non dire rabbia. Era successo con l’Inter gol di Brozovic all’89 una sconfitta che poteva essere un pareggio, con il Sassuolo rete di Alvarez al 93’ e stesso discorso, in parte anche con la Juventus gol di Vlahovic al 74’ però in questo caso rimaneva ancora un po’ di tempo per provare a pareggiare e infine con la Roma rete di Matic al 94’ e la vittoria diventa un pareggio. Per pietà è meglio non andare a rivangare gli episodi dello scorso campionato, anche perché la lista sarebbe lunga.

Dà molto fastidio la mancata vittoria con la Roma perché il pareggio non deriva solo dagli sciagurati minuti finali o dall’ingresso nelle file giallorosse di Dybala (traversa al 94’) e Matic che hanno dato un concreto apporto, ma anche perché il Torino aveva approcciato alla partita meglio della Roma, con i giallorossi che erano stati imbrigliati, però nel primo tempo non é riuscito a segare – Vlasic da dentro l’area, su una respinta corta, ha concluso ma è stato murato (7’); Sanabria colpo di testa sopra la traversa su cross di Buongiorno (8’); ancora Sanabria ha mancato in area l’aggancio sulla palla di Vojvoda (9’); tiro dal limite di Miranchuk deviato (19’);  colpo di testa di Buongiorno e palla deviata da un avversario che ha favorito la parata di Rui Patricio (21’);  destro da fuori di Miranchuk con palla un po’ alta (22’);   Vlasic è stato anticipato da un avversario sul cross di Lazaro (45’+2’) - e il gol del momentaneo vantaggio è arrivato poi nella ripresa con Linetty al 55’ e non c’è stata una seconda rete – conclusione al volo di Sanabria e palla sopra la traversa (62’) e tiro dal limite di Valsic troppo centrale per beffare Rui Patricio (66’) - che molto probabilmente avrebbe messo i granata al riparo dalla beffa nel finale, che poteva anche essere ben più amara se Belotti non avesse stampato sul palo il rigore (92’).

Non avere cambi di qualità ha di certo influito, come ha detto Juric nel post partita: “Mi brucia che sia finita così, e tanto. Sono pieno di rimpianti, è tutto un gran peccato. Abbiamo disputato una gran partita per 75 minuti, ma poi negli ultimi 15’ ci sono mancati, cambi, fisicità e gioco. Tutte risorse che una squadra dovrebbe avere per portare una partita a casa. Loro hanno iniziato a cambiare, ma io non avevo giocatori di una certa struttura fisica per reggere il loro forcing finale. Perché alla fine è stata una battaglia, lanci lunghi, scontri … Si trattava di portare la vittoria a casa anche in modo sporco, tutto qua, respingendo i loro assalti. I ragazzi sono stati fantastici, poi ci sta che alla terza partita in una settimana qualcuno sia un po’ calato. Giocare partite così e non vincere è solo uno spreco. Avevamo stra-dominato. E stra-meritavamo la vittoria. Giochiamo da grandi e questo mi riempie d’orgoglio, ma da inizio anno mancano delle cose per fare di più. Abbiamo perso un campione come Bremer, poi i centrocampisti (riferendosi a Pobega e Mandragora), gli attaccanti (di certo si riferiva a Belotti) … Non sono stati sostituiti. Sono arrabbiato, non solo rammaricato. Potevamo fare di più e meglio, ma non avevamo gli strumenti, alla fine”, come riportato da Tuttosport.  

Che servano rinforzi al Torino è palese. Juric non ha risposto a chi gli ha chiesto quali indicazioni per il mercato di gennaio ha dato alla società e incalzato ha detto: “Secondo me … nel senso che … non lo so”, ma ha anche detto come si legge su Tuttosport: “Il vero peccato è che non facciamo le cose per migliorare la squadra. Siamo andati oltre le mie aspettative, considerando anche che abbiamo perso tanti giocatori importanti. I ragazzi sono splendidi, hanno lavorato tantissimo e disputato ottime partite. Il bilancio è molto positivo, ma ora dobbiamo completarci per essere ancora più competitivi. Ci devono pensare altri a come fare le cose. Vorrei qualcosa in più: vincere gare come questa ti darebbe ambizioni diverse. Così siamo soddisfatti e contenti, però siamo sempre lì”. Appunto. Più volte Juric ha ribadito che serve un centrocampista d’inserimento e che in mezzo non è stata aumentata la forza e la sostanza e ha accettato di avere come punte Sanabria, che come ha detto ieri “Si è mangiato due gol. Con un po’ più di cattiveria avremmo potuto farne altri”, e Pellegri, che purtroppo ha sempre qualche problema fisico. Alla vigilia della partita con la Sampdoria a proposito dell’utilità di avere un terzo attaccante di ruolo aveva risposto: "Si può trovare il modo di giocare bene anche senza un attaccante come a Verona dove mi sono divertito da matti anche senza l’attaccante, ma è una cosa diversa. Ma è chiaro che se si ha un attaccante che non ha le caratteristiche di un attaccante e giochi con lui si fa fatica in certe situazioni, specialmente nel calcio di adesso che è fatto di pressione e spesso bisogna appoggiarsi sulla punta centrale che deve essere brava ad attaccare la profondità o a far giocare. C’è differenza. A Bologna, almeno io da sopra (era squalificato, ndr), ho visto il valore di Arnautovic e che le loro uniche occasioni create sono state quando questo giocatore teneva la palla e faceva giocare i compagni con altri movimenti: un valore immenso il tenere la palla e far uscire la squadra. Molto gira attorno a questo. Numericamente noi ci siamo, ma adesso dipende dalla pura qualità, dal valore. In generale tre attaccanti non servono, se ne hai due buoni tre diventano troppi". Chissà se in cuor suo Juric anche oggi la pensa così?

Di seguito il video con i gol e gli highlights di Roma-Torino 1-1 (se non riuscite a vederli controllate sul vostro pc, tablet o smartphone che nel browser non sia attivo l’AdBlock).