Vanoli e la diagnosi sbagliata su Sosa. Ci vuole meno mediocrità
Paolo Vanoli è un uomo schietto e non le manda a dire, in modo più gentile rispetto a Ivan Juric, che forse era più duro nelle sue esternazioni, fatto sta che gli ultimi due allenatori del Toro chiedono meno mediocrità da parte di tutto lo staff granata, compreso quello medico. Torna Borna Sosa, che non starà fermo i due mesi prospettati dalla prima diagnosi, ma solo dieci giorni.
"Quando parlo di mediocrità mi riferisco anche a queste cose, dobbiamo migliorare tantissimo. Se si vuole arrivare ad alti livelli tutte le aree devono crescere, bisogna raggiungere tutti uno step successivo. Dobbiamo imparare a non sbagliare, perché anche i dettagli fanno la differenza”, ha detto ieri il tecnico granata in conferenza stampa, alla vigilia della partita contro la Roma.
Alla fine si è complimentato con il giocatore stesso, perchè ha voluto approfondire la sua situazione clinica.
"Faccio i complimenti a Borna perché dopo gli esami ha voluto andare a tutti i costi ad approfondire il discorso e alla fine è venuto fuori che la prima diagnosi era sbagliata”.
Forse dall'alto bisogna controllare maggiormente certe situazioni, ma si vede che le voci sulla Red Bull distraggono qualcuno.