UNDER 21: Croazia-Italia 1-1. Azzurrini ai quarti

Segna l'ex granata Motta
09.09.2008 21:44 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Realsports
UNDER 21: Croazia-Italia 1-1. Azzurrini ai quarti
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VARADZIN - Pericolo scampato, con l'amaro in bocca. Nell'ultima gara delle qualificazioni l'Italia Under 21 di Casiraghi esorcizza lo spauracchio Croazia, ripone via ogni paura e vola al barrage previsto per il mese prossimo (andata l'11, ritorno il 15). Nelle 14 squadre inserite nell'urna di Malmoe per il sorteggio degli spareggi (fissato per venerdì) ci saremo anche noi. Alla fine fu primo posto con 24 punti, un girone dominato dall'inizio alla fine, concluso con più di qualche patema. Il bizzarro calendario, proprio all'ultima, proponeva questa trasferta a Varadzin, contro i diretti inseguitori che alla fine hanno imposto il pari ma nulla più, dicendo addio ad ogni ipotesi di sorpasso. Azzurrini ancora sorpresi dopo il vantaggio iniziale, ma la prestazione alla fine risulta migliore. Indubbiamente, rispetto a quello con la Grecia, è un pari dal sapore diverso, anche perchè il dado stavolta è veramente tratto. I giochi, fortunatamente, sono fatti.

La partita. Come pronosticato, il c.t. Casiraghi abbandona il tridente (il sacrificato è Osvaldo) adottando un più compatto 4-4-2 con Giovinco e Balotelli come terminali offensivi. A centrocampo Dessena trasloca a destra, Candreva agisce a sinistra, mentre in mezzo i palloni passano dai piedi di Marchisio e Cigarini. Rispetto alla sfida con la Grecia, novità anche nella traballante difesa: bocciatura per Bocchetti, i centrali sono Criscito e Andreolli. Sulla corsia destra confermato Motta, sulla mancina tocca allo juventino De Ceglie. 3-4-1-2 per uno Croazia falciadiata dagli infortuni nel reparto d'attacco, ma che parte subito con l'acceleratore pigiato.

Pericolose incursioni si susseguono nei primi 10', gli azzurri soffrono e patiscono non poco l'uno contro uno. Però è un fuoco di paglia, perchè l'Italia viene presto fuori, prendendo in mano le redini del gioco. Illusione del gol già dopo 7' con il servizio per vie centrali di Marchisio a Dessena, che lambisce il palo con un destro velenoso. Al 10' davvero bella la ripartenza di Giovinco, che chiede a Candreva il triangolo, ma il livornese lo ignora e cerca un improbabile conclusione, parata senza patemi dal portiere di casa. A causa dell'assenza di punte vere e proprie (ben quattro quelle infortunate) la Croazia si rivela troppo leziosa e poco pericolosa, l'Italia la tiene spesso in scacco grazie anche ad un Giovinco a dir poco voglioso. Al quarto d'ora spavento per il portiere Kelava, insidato da un tiro-cross ingannevole di Motta, alzato comunque in qualche modo sulla trasversale.

I ritmi non sono certo forsennati, l'Italia si accontenta ma passa in vantaggio. Al 36' corner a giro calciato da Giovinco, messo fuori dal portiere croato, che però, sull'angolo seguente, non può far nulla: ancora battuta della "Formica Atomica" e inzuccata perentoria di capitan Motta, imprendibile per chiunque. Un vantaggio che rasserena il clima intorno agli azzurrini, con la qualificazione che ora sembra meno lontana. La Croazia, prima della fine del primo tempo, ci prova con Ilicevic su calcio piazzato (deviato dalla barriera), e si rende pericolosa grazie ad un'incertezza di Consigli su calcio d'angolo, con la difesa azzura costretta a spazzar via. Al 45' tutti a riposo con l'Italia in vantaggio di misura.

Nella ripresa due cambi per i croati, che restano più inconsistenti che altro. E' sempre l'Italia a creare le azioni migliori, come al 50' quando Balotelli inventa un assist al bacio per Giovinco, poco freddo nei pressi dell'area nello scaricare la sfera in curva. Per Balotelli è la cosa migliore della sua partita appena sufficiente, visto che al 57' Casiraghi concede la staffetta inserendo il viola Osvaldo. Per quest'ultimo subito l'occasione di mettersi in mostra, dando il là ad un'azione d'esterno destro liftato che Dessena gira a Giovinco, il quale perde l'attimo giusto facendo sfumare tutto. La Croazia, trascorsa l'ora di gioco, si fa veramente vedere nell'area azzurra: prima ci prova di testa Kulusic (la sfera termina alta), poi Consigli è costretto, dopo 68', alla prima vera respinta a terra della partita.

Casiraghi, prima della fine, inserisce Morosini (al posto di Candreva) e Bolzoni (fuori Giovinco), ma all'82' deve mandar giù il boccone amaro del pareggio croato. Prima vera dormita della retroguardia italiana e Kulusic, direttamente da calcio piazzato, estrae il pareggio, gonfiando il sacco. Fino alla fine riaffiora più di qualche fantasma, ma Motta e compagni reggono. Al 93' sembra una liberazione, nell'urna di Malmoe, venerdì prossimo, ci saremo!