Toro, la salvezza ti fa ricco
Evitare la terza retrocessione consecutiva ha un valore inestimabile anche per i conti del club granata e nonostante le scaramantiche smentite di tutto l’ambiente, è più che probabile che restare alla larga dalla B frutterà un premio speciale ai giocatori. Nel suo primo anno torinista, all’inizio della stagione Cairo fissò addirittura un premio in caso di qualificazione alla Coppa Uefa. Un entusiasmo da neofita che con il passare del tempo e con la mancanza di risultati ha spinto il presidente a virare su altri obiettivi più da Toro. Così a giugno 2007 a salvezza strappata con i denti, Cairo monetizzò lo sforzo dei giocatori. Stessa cosa ha fatto nella passata stagione. Oggi il presidente nega di aver mai pensato a un premio. Due anni fa in una situazione simile, anche se meno delicata, commentò: «Fissare un premio salvezza è banale, vecchio, riduttivo. Mi farò venire in mente qualcosa di diverso».
Tuttavia, anche al termine di questo campionato molto particolare, segnato da due esoneri di allenatori, è più che probabile un altro banale gesto di magnanimità, con cifre diverse in base alle partite giocate, ai gol segnati, al contributo dato dai singoli per portare a termine con successo un’altra impresa. Sicuramente costerebbe di meno a Cairo premiare la squadra rispetto a quanto perderebbe se il 31 maggio i granata fossero retrocessi.
Da 20 a 50 mila euro potrebbe essere la somma stanziata per ogni giocatore. Da Rosina e compagni non è partita alcuna richiesta. Sono i primi a rendersi conto della loro deludente stagione. Per ora pensano a strappare il maggior numero di punti possibile. Con un’ottimistica previsione ne occorrerebbero almeno 15 per evitare il naufragio. Sicuramente, invece, avrà un bonus salvezza Camolese. L’allenatore ha firmato un contratto di tre mesi da 200 mila euro, ai quali andrà aggiunto un cadeaux già fissato in partenza.