Toro in Champions? L'ultima e unica 43 anni fa

Champions League è una doppia parola quasi impronunciabile e non è un problema di inglese. Eppure, con il Toro ad un passo dalla quota buona e nonostante altre da qui alla fine possano avere calendari anche più agevole, tocca pensarci. L'ultima volta e anche l'unica, ché il Grande Torino avrebbe fatto la voce grossa anche se non ne avremo mai la controprova, è ancora una ferita aperta per chi se la ricorda bene e per chi invece l'ha vissuta solo raccontata. Era il Toro di Radice e dei 'Gemelli' e al primo turno in quella edizione eliminò i campioni di Svezia del Malmö. Poi negli Ottavo il Borussia M'gladbach, quello di Vogts e Bonhof, Stielike, Heynckes e Udo Lattek in panchina, Quando fosse forte, il Toro lo capì all'andata perrsa al Comubale 2-1. Quanto fosse potente lo sperimentò al ritorno, giocato a Düsseldorf, unco stadio che potesse contenere i 70mila previsti. Una squadra d'assalto, come la voleva il mister. Persino troppo, perché Caporale finì fuori al 43' dopo il secondo giallo e a metà ripresa stesso destino per Zaccarelli. A venti dalla fine pure Castellini, inviperito contro l'arbitro belga Delcourt che aveva permesso di tutto ai tedeschi, falciò Del’Haye appena fuori area e fu rosso anche per lui. Così Graziani in porta, Toro in otto e 0-0 finale che suonò come beffa. Quel Borussia arrivò in finale, battito 3-1 a Roma dal Liverpool. Quel Toro è rimasto nella storia, come rischia di fare questo.