Toro, due punti persi
E’ la solita storia del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, a seconda di come lo si guarda. Juve e Toro, nel sabato di campionato che li poteva riavvicinare alla vetta, non sono andati oltre l’1-1 che lascia bianconeri e granata lontani dal primato. Ma se la Juve, pur pareggiando in casa, può ritenersi soddisfatta, avendo evitato la sconfitta in extremis, per Lerda non si può dire lo stesso, dal momento che i suoi hanno guidato la partita fino a venti minuti dal termine, fallendo in più di un’occasione il colpo del k.o.
Senza Bianchi l’attacco del Toro è monco e se fossero capitate sul piede del capitano opportunità come quella non concretizzata da Belingheri i granata (per l’occasione in maglia bianca) avrebbero chiuso i conti già nel primo tempo, invece non vi è stato seguito alla rete di De Vezze in avvio e non sono serviti neppure un paio di miracoli di Bassi. Quando la sfuriata del Piacenza sembrava scemare, a metà ripresa, Ogbonna e compagni hanno permesso a Cacia di staccare in solitudine a centro area, firmando un pareggio probabilmente giusto, ma che lascia l’amaro in bocca a Lerda.
Urge ritrovare al più presto il centravanti titolare per il tecnico granata, ma è difficile che Rolandinho possa farcela contro il Siena, gara che potrebbe fare da spartiacque nella stagione del Toro. Vincere, nella sfida di domenica prossima all’ora di pranzo, vorrebbe dire non solo rientrare in zona playoff, ma dimostrare di saper mettere sotto anche formazioni accreditate al salto di categoria, accrescendo l’autostima di un gruppo che da novembre in poi ha iniziato a viaggiare a ritmo promozione, ma sconta ancora le tante sconfitte di un inizio di stagione a handicap.