Torino, un punto guadagnato
Un pari a Crotone, su un campo certamente non impossibile, somiglia all’ennesima occasione persa, ma visto come si erano messe le cose per il Toro si tratta di un punto guadagnato. Per fortuna adesso termina il mese di gennaio, quello storicamente più ostico per il Toro di Cairo. Da quando l’editore-pubblicitario alessandrino ha rilevato la società granata, in sei campionati tra serie A e B è arrivata una sola vittoria nel primo mese dell’anno, il rotondo 4-1 di dodici mesi fa contro il Grosseto.
Lasciando da parte cabala e statistiche (anche se questi numeri qualcosa vorranno pur dire), resta il fatto che nel 2011 il Toro di Lerda non ha ancora saputo portare a casa i tre punti: dopo aver chiuso in modo vincente e convincente il 2010, i granata hanno innestato le marce basse, ma ora occorre sterzare subito perché se la promozione diretta è ormai svanita, di questo passo diventerà molto ma molto difficile risalire anche verso quella terza piazza che, realisticamente, è l’obiettivo di questo Toro: Atalanta e Siena era di un altro pianeta già in estate e danno la sensazione di poter spiccare il volo verso un facile ritorno in A, il Novara delle meraviglie da settimane ha il fiato corto, ma alle sue spalle tutte frenano, così gli uomini di Tesser restano lassù con ampio margine, pur non avendo ancora vinto una partita nel nuovo anno.
E’ sul Novara che il Toro deve fare la corsa e Lerda, ora che finalmente un mercato all’altezza gli ha regalato una punta di valore da mettere al fianco di Bianchi, non deve avere paura di tornare indietro, se il gruppo fa fatica ad assimilare il nuovo modulo tattico. Bisogna andare avanti sulla strada del 4-3-1-2, perché Antenucci si può sposare benissimo col capitano e sgravare Bianchi dalla responsabilità di fare sempre gol (come è successo anche sabato), la manovra offensiva si giova di due terminali e consente di avere più sbocchi anche sulle fasce.
Va migliorata la tenuta difensiva, perché non è possibile che i granata ogni volta prendano gol, anche se a Crotone sono stati castigati da una prodezza. In precedenza però erano stati corsi troppi rischi e senza il rigore parato da Bassi o l’immediato pareggio dopo il vantaggio calabrese ora si starebbe a commentare una nuova sconfitta esterna e la panchina di Lerda sarebbe a serio rischio.
Nel prossimo turno, contro un Sassuolo impelagato nei bassifondi e già battuto all’andata, sono d’obbligo i tre punti, per non sprecare ulteriori occasioni, dopo aver già buttato a mare il successo contro il Cittadella. Lerda deve avere il coraggio di scegliere un Toro più offensivo perché sono le vittorie che consentono di scalare la classifica e quella granata finora è stata frenata dai troppi pareggi. Il segno x, nell’era dei tre punti, è una mezza sconfitta, specie per chi vuole coltivare ambizioni di alta classifica.