Torino, la seconda col Milan è migliore ma non basta. E senza Belotti si vedono i limiti offensivi
Il Torino ha resistito, sperato, sognato. E poi visto andare tutto in frantumi ai calci di rigore. A differenza di sabato scorso, dove il Milan chiuse la pratica in 45', stavolta i granata hanno giocato una buona partita, soprattutto con un'ottima organizzazione difensiva con Bremer, Nkoulou e Buongiorno a proteggere un Milinkovic-Savic che ha sì neutralizzato alcune conclusioni, senza mai però dare sicurezza al reparto. Le note dolenti si sono viste davanti, dove si è sentita troppo l'assenza di capitan Belotti. Zaza davanti è rimasto isolato e l'intesa con Gojak non è decollata. Fatale dagli undici metri l'errore di Rincon. Una piccola consolazione: con la squadra invischiata nella lotta per non retrocedere avere un impegno in meno nell'infrasettimanale permetterà alla squadra di concentrarsi esclusivamente sul campionato. Sperando nel frattempo nel mercato, che registra la prossima uscita di Meité, come confermato dal tecnico Marco Giampaolo.