Torino inchiodato a quota zero: c'è una settimana per correre ai ripari
Seconda sconfitta in due partite: non si può certo dire che l’avventura in granata di Marco Giampaolo sia cominciata sotto i migliori auspici, anzi. Certo è che, d’altra parte, il calendario non ha giocato dalla parte del nuovo tecnico del Torino. Prima la Fiorentina, capace di mettere in grandissima difficoltà una candidata allo scudetto come l’Iter, e poi l’Atalanta, una delle big ormai consolidate del nostro campionato, non erano le migliori avversarie per cominciare una stagione. Ma prima al Franchi contro i viola, poi all’Olimpico Grande Torino contro gli orobici, la squadra ha palesato tutte le difficoltà possibili. Da una parte la necessità di tempo per assimilare il gioco di Giampaolo, così distante da quello di Mazzarri e poi proseguito da Longo, ma per questo il tecnico è fiducioso, dall’altra per la continua mancanza di qualità dalla trequarti in su. In difesa serve lavorare sui meccanismi, ma presi singolarmente i granata sembrano competitivi, mentre già a partire dalla mediana è palese che manchi la qualità. Escluso Linetty, il cui giudizio è rimandato dopo appena due apparizioni, ci sono poi Meité e Rincon che hano nuovamente mostrato tutti i propri limiti. E poi il tridente, con Berenguer che da esterno è stato adattato a trequartista e Zaza che da quando è arrivato sotto la Mole continua a non convincere come spalla di Belotti. E così, resta soltanto il Gallo il vero punto fermo di questo Toro: insieme a Sirigu, ha evitato che la classifica dello scorso anno fosse tragica. E anche in questo inizio di campionato si sono confermati gioielli granata, ma ora non basta più. Il Benevento, vincendo a Marassi contro la Sampdoria, ha dimostrato che per conquistare la salvezza c’è bisogno di lottare: e i granata, in questo momento, non possono che essere considerati tra le candidate nella lotta per non retrocedere. Servono innesti di qualità, almeno uno per reparto, altrimenti ci sarà da soffrire per davvero. Domani si entra nell’ultima settimana di trattative: non è ancora troppo tardi per consegnare a Giampaolo i rinforzi di cui bisogno. Altrimenti, si rischia davvero di doversi guardare le spalle, seppur al momento il Toro sia fermo ancora a zero punti e all’ultimo posto in classifica.