TOP 100 TMW- I migliori giocatori di Serie A posizioni dalla 100 alla 51. Quanti del Torino ci saranno?
La Serie A si ferma per dare spazio alle nazionali ed è tempo di analizzare i numeri del nostro campionato, arrivato alla quattordicesima giornata. A questo punto della stagione il quadro è già chiaro su come si stanno comportando le squadre e i giocatori. Ecco la classifica stilata in base alle medie voto assegnate ai calciatori dalle pagelle di Tuttomercatoweb.com, fra coloro che abbiano preso voto in almeno 14 partite.
100 - BARTLOMIEJ DRAGOWSKI (Fiorentina) 6.07
Qualche giornata storta, leggasi le sconfitte contro Sampdoria in casa e Lazio all'Olimpico, o le 6 reti subite contro il Napoli. Ma sul piatto della bilancia sono più i punti che il polacco ha fatto guadagnare alla Fiorentina. Una partita su tutti, il successo contro il Cagliari dove para tutto, compreso un rigore.
99 - OMAR COLLEY (Sampdoria) 6.08
Arrivato come nuovo Koulibaly, il gambiano la scorsa estate ha destato qualche perplessità, al punto che la Sampdoria l'aveva messo sul mercato. Accantonato nelle prime partite, da dicembre in poi ha trovato continuità, consolidata da buone prestazioni. È ormai un perno della difesa di Ranieri.
98 - VALERIO VERRE (Sampdoria) 6.08
Non è sempre titolare, anzi. Solo in 9 occasioni Ranieri gli ha dato fiducia dall'inizio e in altre 10 lo ha lanciato a partita in corso. La sua duttilità si sta dimostrando utilissima per la causa doriana e dalla sua anche due reti pesanti, che sono valse altrettanti successi in trasferta (Fiorentina e Verona).
97 - ROBERTO PEREYRA (Udinese) 6.08
Nella sua seconda parentesi in Friuli oltre al solito gusto dell'assist con qualche gol che non guasta, il "Tucu" si sta facendo apprezzare per il suo adattamento alle necessità della squadra. Con Gotti infatti ha ricoperto il ruolo di seconda punta facendo anche buona impressione.
96 - KEVIN BONIFAZI (Udinese) 6.08
Due spezzoni di gara poco rilevanti fino a metà dicembre. Schierato titolare per la prima volta nell'undicesimo turno contro il Torino, non è stato più tolto. Sempre affidabile, in molti casi con prestazioni oltre la sufficienza e solo una giornata no, contro il Napoli nel ko per 1-2.
95 - GIUSEPPE PEZZELLA (Parma) 6.08
Nonostante le difficoltà stagionali del Parma, prima con Liverani e poi con D'Aversa, il terzino è stato quasi sempre convincente con le prestazioni e la sua assenza si è fatta sentire. Solo due le insufficienze piene mentre saltano all'occhio tre 7 in pagella.
94 - ANTONIO CANDREVA (Sampdoria) 6.09
Segna e fa segnare, facendo le fortune di Ranieri, nonostante qualche incomprensione sfociata a dicembre con l'esclusione dalla partita contro il Verona. Può decidere la partita con una giocata e il gol che ha regalato il successo contro il Torino nell'ultimo turno lo dimostra. E sempre contro i granata il voto più alto, nella partita d'andata (7.5).
93 - GIANGIACOMO MAGNANI (Hellas Verona) 6.09
Dopo aver esaltato gli "sconosciuti" Rrahmani e Kumbulla, Juric sta riuscendo nell'impresa di far rendere al massimo anche l'ex difensore del Sassuolo, che con i neroverdi aveva avuto un ottimo impatto nella massima serie prima di uscire un po' dai radar. Una prestazione su tutte: a dicembre contro la Lazio dove annulla niente meno che la scarpa d'oro Immobile. Resiste anche a Lukaku qualche settimana dopo.
92 - FILIP DJURICIC (Sassuolo) 6.09
Uno dei migliori del Sassuolo nella prima parte di stagione. Si presenta con 3 reti e un assist nelle prime 5 giornate. Poi il Covid e il calo di prestazioni. Arriva che un problema agli adduttori. Ultime prove confortanti e nella prova contro il Verona sembra esser tornato a inizio stagione.
91 - SAMIR HANDANOVIC (Inter) 6.09
Spesso criticato, lo sloveno in verità ha sbagliato in questo campionato solo una partita, a Verona. E in ogni caso l'Inter ha vinto. Rendimento continuo con qualche prova straordinaria, su tutte il derby del 3-0 e la gara vinta contro il Napoli. Due scontri al vertice, due vittorie, due clean sheet.
90 - PEPE REINA (Lazio) 6.10
Arriva come dodicesimo di lusso nell'anno del ritorno della Lazio in Champions League, viene lanciato nella mischia alla quinta giornata e di fatto non viene mai tolto. A 38 anni ribalta le gerarchie e consolida la sua posizione con prestazioni sempre all'altezza. Solo un'insufficienza piena ma anche un 7 meritato a Benevento, che evita un clamoroso ko.
89 - FRANCK RIBERY (Fiorentina) 6.10
La classe non ha età e il francese ne ha da vendere anche a quasi 38 anni. Prima parte di stagione tuttavia con qualche difficoltà di troppo. Si accende nella notte di gala contro la Juventus e prosegue su buoni-ottimi livelli nonostante qualche problema fisico gli abbia fatto perdere diverse partite.
88 - EMMANUEK GYASI (Spezia) 6.11
Esterno offensivo destro o sinistro, poco cambia perché il giocatore di origine ghanese offre lo stesso ottimo supporto. Negli ultimi due mesi si sta rivelando importante anche sotto il profilo realizzativo, firmando il gol della vittoria sul campo del Sassuolo e raddrizzando la partita contro il Parma che sembrava persa, con due reti.
87 - MIKKEL DAMSGAARD (Sampdoria) 6.11
Inter e Juventus ci hanno già messo gli occhi addosso, ma anche il mercato inglese si è attivato con Tottenham, Leeds, Southampton e West Ham a sondare il terreno. Ha solo 20 anni e il suo impatto con la Serie A è stato notevole, qualità e personalità. Può fare l'esterno d'attacco, il centrocampista centrale, il trequartista. Giocatore moderno e dal futuro garantito.
86 - ANTE REBIC (Milan) 6.11
Prima la lussazione del gomito, poi il Covid, poi la squalifica e in mezzo qualche problema fisico. Nonostante ciò riesce a entrare nella Top 100 grazie a una serie di buone prestazioni fornite da fine dicembre che lo hanno visto anche sbloccarsi sottoporta e anche al servizio dei compagni di squadra. In questo rush finale il croato sarà pedina fondamentale per il Milan, se vuole tornare in Champions.
85 - DOMENICO CRISCITO (Genoa) 6.11
Il capitano del Genoa à sinonimo di affidabilità. Il Covid e i problemi al ginocchio lo fanno giocare col contagocce fino a metà dicembre. Il suo rientro, unito al cambio tecnico coincidono con la svolta del Grifone. Suo il gol che ha deciso il derby contro lo Spezia proprio all'esordio di Ballardini.
84 - DAVIDE FARAONI (Hellas Verona) 6.13
È uno dei giocatori simbolo di Ivan Juric che lo ha trasformato da promessa non mantenuta a uno degli esterni più interessanti del campionato italiano. Fioccano i 7 in pagella (ben 5) con qualche incidente di percorso, come contro il Torino a gennaio dove rimedia un 4.5.
83 - JURAJ KUCKA (Parma) 6.13
Nonostante tutte le difficoltà del Parma, lo slovacco ha quasi sempre salvato la faccia, non mollando mai. Ottimo nel primo terzo di stagione, la partita contro il Sassuolo che ne descrive lo spirito: nonostante una scarpata in testa che lo costringe a giocare fasciato segna un gran gol.
82 - RICCARDO SOTTIL (Cagliari) 6.13
Inizio folgorante e per il primo terzo di stagione le sue prestazioni sono quasi sempre al di sopra della sufficienza. Quando il Cagliari entra in crisi di risultati ne viene trascinato anche lui. Un infortunio rimediato a febbraio lo ha tolto di scena nelle ultime 8 partite.
81 - LORENZO PELLEGRINI (Roma) 6.13
Punto fermo di Paulo Fonseca, con Dzeko scivolato in panchina è di fatto il capitano dei giallorossi. Giocatore preziosissimo e in grado di rivestire il ruolo di centrale di centrocampo o trequartista. Parte maluccio con due insufficienze, se pur non gravi, poi prende il ritmo e trova anche la porta 4 volte, servendo 6 assist
80 - MARTEN DE ROON (Atalanta) 6.15
Stagione a due facce fin qui per l'olandese, che è partito con qualche difficoltà e un problema fisico che l'ha costretto a saltare due partite. A metà dicembre incomincia l'ascesa e nel 2021 il suo rendimento registra un'impennata e l'ultima partita contro il Verona ne evidenzia uno stato di grazia fisico e mentale. Uomo ovunque nel centrocampo ed elemento imprescindibile per Gasperini.
79 - MARCELO BROZOVIC (Inter) 6.15
Elemento prezioso nel centrocampo di Conte: fondamentale nella rottura del gioco e nella costruzione, accompagna i compagni di squadra nella fase offensiva e i sei assist fin qui serviti (due dei quali alla Roma) lo dimostrano. Stagione in crescendo come quella dell'Inter con un inizio dove poteva fare di più fino alle prestazioni attuali, quasi sempre oltre la sufficienza. Per Conte non si tocca: solo una panchina contro il Benevento. A fermarlo finora solo il Covid.
78 - GIANLUCA SCAMACCA (Genoa) 6.15
Uomo mercato già nell'ultima finestra di mercato, ha mezzi fisci e tecnici per sfondare e fin qui gli è mancato solo il gol. Contro il Parma però entra in campo e decide la partita con una doppietta, la prima in Serie A. Può essere la prima di una lunga serie e sarà interessante vederlo all'opera in questo finale di stagione.
77 - MATTIA DESTRO (Genoa) 6.15
Se Scamacca fin qui non ha giocato tantissimo la colpa (o il merito, a seconda dei punti di vista) è dell'ex Bologna che in questa stagione sta vivendo una vera e propria rinascita professionale. Da metà dicembre al 31 gennaio è stato uno dei centravanti più prolifici in assoluto con 8 reti in altrettante partite. Non va in doppia cifra da quattro stagioni, gli manca solo un acuto.
76 - ALVARO MORATA (Juventus) 6.15
Nell'ultimo mese ha alzato la sua media gol, grazie alla rete contro lo Spezia e alla doppietta (più assist) alla Lazio. Complessivamente il bottino non è dei più esaltanti e in alcune partite la prestazione è stata ben al di sotto dell'insufficienza. Al netto di qualche ottima prova si potrebbe dare di più.
75 - LUKASZ SKORUPSKI (Bologna) 6.15
In una squadra che pratica un calcio offensivo come il Bologna di Mihajlovic non è facile essere portiere. Nel caso di Skorupski infatti sono solo 4 le volte in cui la porta è rimasta inviolata. In ogni caso molto meglio dell'anno scorso, dove solo in due occasioni non ha subito reti. Una frattura della mano l'ha tenuto fuori sette partite, al ritorno si è distinto in alcune prestazioni notevoli. Due rigori parati, a Ibrahimovic e Immobile.
74 - ALESSANDRO BASTONI (Inter) 6.15
È ormai un punto fermo di Antonio Conte e anche il ct Mancini è pronto a puntarci. Grande continuità di rendimento e se la squadra ha incassato appena 3 reti nelle ultime dieci partite una parte di merito la copre anche questo 22enne, protagonista di una sequenza di prestazioni al di sopra della sufficienza.
73 - BERAT DJIMSITI (Atalanta) 6.15
Decisi passi in avanti rispetto alle precedenti stagioni per il difensore albanese, che sta giocando anche con una certa regolarità. Notevoli le prestazioni soprattutto nell'ultimo periodo. In particolar modo ne evidenziamo una, nonostante il ko dell'Atalanta contro l'Inter: la prestazione offerta contro Romelu Lukaku, arginato in maniera impeccabile.
72 - JUAN MUSSO (Udinese) 6.15
Terza stagione in Serie A per l'argentino che è ormai una realtà consolidata. Media al momento leggermente inferiore rispetto ai precedenti campionati ma in costante miglioramento, basti pensare che nelle ultime sei partite è sceso solamente una volta sotto il 6.5.
71 - SIMONE BASTONI (Spezia) 6.16
A sorpresa è il difensore dello Spezia il Bastoni con la media voto più alta. 24 anni, l'Italia intera lo ha conosciuto di fatto lo scorso 13 febbraio nella partita contro il Milan dove, oltre a non far passare nessuno nella sua corsia si inventa anche il gol del definitivo 2-0 per una notte magica. A maggior ragione per uno spezzino di nascita come lui.
70 - DRIES MERTENS (Napoli) 6.16
Da uno che ha superato Diego Armando Maradona nella classifica dei marcatori di tutti i tempi con la maglia del Napoli, ci si aspettano sempre grandi cose. Stagione non semplicissima per il belga che ha saltato ben 9 partite per infortunio. Ultime prove a corrente alternata ma la doppietta segnata alla Roma lascia ben sperare per il rush finale.
69 - AARON RAMSEY (Juventus) 6.16
Andrea Pirlo ha più volte ribadito il suo apprezzamento nei confronti del gallese, che in alcune partite è stato determinante con i movimenti e le giocate. La sua classe non si discute, il problema è la continuità dovuta ai continui guai fisici. 12 partite giocate da titolare, 6 da subentrato e 2 gol. Come alternativa è un lusso, peccato perché con lui nelle migliori condizioni la Juve potrebbe fare un salto di qualità non indifferente.
68 - GAETANO LETIZIA (Benevento) 6.16
Gol pesanti, spinta costante sulla fascia destra. Il terzino è uno dei simboli dell'ottima prima parte di stagione del Benevento. Segna tre reti in quindici partite, poi si fa male e la sua assenza ha un peso specifico notevole sui sanniti. Il suo rientro dura il tempo giusto di due spezzoni di gara prima di uscire nuovamente di scena. Un vero peccato.
67 - FRANCESCO CAPUTO (Sassuolo) 6.16
Parte fortissimo, 5 reti in altrettante partite, poi i problemi fisici lo tolgono dal campo per quattro partite e al rientro ci mette un po' prima di tornare a prestazioni di alto livello. Alla fine però il suo lo fa sempre e sono 11 i gol fin qui realizzati in 22 partite, più 7 assist. Numeri che bastano e avanzano per far parte del gruppo di Roberto Mancini, che inizierà le qualificazioni per Qatar 2022.
66 - GIANLUCA MANCINI (Roma) 6.16
Nel suo secondo anno di Roma sta mettendo in mostra le qualità fatte vedere all'Atalanta di difensore goleador: quattro reti segnate, tutte di testa. Tra i centrali di difesa dei giallorossi è fin qui di gran lunga il migliore. Non a caso Paulo Fonseca non se ne priva mai.
65 - MANUEL LOCATELLI (Sassuolo) 6.17
A Sassuolo ha trovato la giusta dimensione e un allenatore perfetto, che ne esalta le caratteristiche. Lui sta rispondendo sempre presente, con prestazioni maiuscole. Mancini lo ha già testato e con ogni probabilità lo porterà all'Europeo. Il piccolo Manuel è finalmente diventato grande e i tempi per il passaggio a una big sono maturi: la Juventus è pronta all'assalto ma anche all'estero lo stanno tenendo d'occhio.
64 - ANDREA PETAGNA (Napoli) 6.17
Arrivato come alternativa ai titolari, prima di infortunarsi è riuscito sempre a ritagliarsi uno spazio più o meno grande. Fondamentale il suo apporto quando il Napoli si è trovato in emergenza. Un gol ogni 230' non è una brutta media e anche quando non segna dà il suo contributo e la partita contro la Fiorentina ne è l'esempio: nonostante il 6-0 non segna ma le sponde per i primi due gol che sbloccano la goleada sono sue.
63 - THEO HERNANDEZ (Milan) 6.17
È uno dei terzini più forti in circolazione e non a caso a Monaco di Baviera qualche domanda su quale fosse il vero Hernandez da prendere se la sono posta. Quattro reti, altrettanti assist: devastante nella prima parte di stagione, meno con l'arrivo del 2021 ma come del resto anche i compagni di squadra. Anche quando non è in giornata di grazia una sua accelerazione puà svoltare la partita. Quando è in palla può capitare anche che segni una doppietta, come contro il Parma.
62 - STEFAN DE VRIJ (Inter) 6.17
Baluardo difensivo dell'Inter di Antonio Conte, sempre presente e imprescindibile per una squadra che ha l'obbligo di vincere lo Scudetto. Rendimento costante senza particolari picchi ma che non lo vedono quasi mai al di sotto della sufficienza. Una sola giornata storta finora, nel 2-2 casalingo contro il Parma. E parliamo di quasi cinque mesi fa.
61 - FEDERICO DIMARCO (Hellas Verona) 6.17
Dopo l'apprendistato della stagione passata, una delle grandi promesse del calcio italiano sta finalmente esplodendo. Quattro reti segnate, di cui tre che sono delle vere e proprie perle per coordinazione, potenza e precisione. E come se non bastasse riesce anche a servire preziosi assist per i compagni di squadra. In Juric ha trovato il maestro perfetto per la crescita ed è una fortuna perché ha solo 23 anni.
60 - WILFRIED SINGO (Torino) 6.18
Stagione pessima per il Torino che nel disastro della gestione Giampaolo ha però trovato in questo esterno ivoriano un motivo per sorridere. Ha solo 20 anni, all'età di 18 è approdato in Italia. Ha un fisico che gli permetterebbe di fare il centrale di difesa, ruolo con cui ha iniziato nelle giovanili, ma la facilità di corsa lo ha portato ad essere spostato con ottimi risultati sulla fascia. Anche col cambio di panchina e l'arrivo di Davide Nicola il numero 17 è un punto fermo, frenato soltanto dal Covid.
59 - NICOLA SANSONE (Bologna) 6.18
La risalita in classifica del Bologna è coincisa col suo ritorno in campo. Nove partite saltate per problemi fisici ma da febbraio sta conducendo la squadra verso una zona tranquilla di classifica: dà spettacolo nel derby contro il Parma, si ripete con la Lazio. È un funambolo che crea superiorità numerica, qualità non da poco nell'era degli schemi
58 - MANUEL LAZZARI (Lazio) 6.18
Un motorino sulla corsia destra che conferma quanto di buono fatto nella stagione passata. Qualche difficoltà, in verità, nel primo terzo di stagione a cui sono seguite delle ottime prove fino al punto più alto nel derby vinto per 3-0, dove è stato il migliore in campo nonostante non abbia segnato. Una squalifica e un infortunio gli hanno impedito di giocare 3 delle ultime 5 partite. Inzaghi ha bisogno di lui in questo finale di stagione.
57 - MATTEO RICCI (Spezia) 6.18
Rivelazione di questo campionato di Serie A e un rendimento tale da essersi meritato una storica convocazione in Nazionale. Per rendere l'idea della portata dell'evento basti pensare che erano 85 anni che un giocatore dello Spezia non veniva chiamato dal commissario tecnico degli azzurri. Costruisce l'azione, pressa gli avversari: è un giocatore vitale per gli equilibri degli aquilotti.
56 - FRANCESCO ACERBI (Lazio) 6.19
La Champions League e i tanti impegni ravvicinati ne hanno condizionato un po' il rendimento nella prima parte di stagione. Segue un crescendo che lo ha portato agli standard ai quali ci ha abituato nel corso degli anni. Affidabile nelle chiusure e anche nell'avvio della manovra, quest'anno gli sta solamente mancando il gol. Che magari si sta riservando per questo finale di stagione.
55 - JUAN CUADRADO (Juventus) 6.19
È un giocatore che sposta gli equilibri. Quando si invola sulla destra è un pericolo: può nascere un cross vincente (e nel derby ne sono arrivati due) o una conclusione in porta. Nonostante l'arretramento a terzino il colombiano fa comunque sentire la sua presenza in attacco, anche se al momento gli manca la gioia personale. In una stagione particolare come quella che sta vivendo la Juventus anche lui ha avuto dei momenti di down, come l'espulsione rimediata contro la Fiorentina.
54 - ANTONIN BARAK (Hellas Verona) 6.20
Altro esempio dell'incredibile lavoro di Ivan Juric a Verona. A Udine si è dimostrato un discreto centrocampista e anche a Lecce ha fatto vedere cose interessanti. Niente che però facesse presupporre l'esplosione in maglia gialloblù. Sei gol segnati, tutti pesanti. In questo 2021 è riuscito a prendere per tre volte un 7.5 in pagella e questo dice molto sul suo stato di grazia.
53 - GIULIO MAGGIORE (Spezia) 6.20
Primo anno in Serie A disputato senza paura. Italiano lo alza quasi sulla linea degli attaccanti per impedire la manovra dal basso degli avversari. Cerca sempre l’incursione in area e ogni tanto riesce pure a segnare. Il punto più alto naturalmente in occasione del 2-0 contro il Milan dove è proprio lui ad aprire le marcature.
52 - M'BALA NZOLA (Spezia) 6.21
Arriva a La Spezia col campionato che è già iniziato da tre giornate. L'emergenza porta Italiano a schierarlo subito e visto il rendimento espresso non lo toglie più: il suo biglietto da visita è di 9 reti nelle prime 13 partite giocate, numeri impressionanti che portano inevitabilmente, soprattutto per la sua stazza, all'ardito paragone con Romelu Lukaku. Sul più bello e dopo aver deciso il derby contro la Sampdoria si fa male. Quando torna il rendimento cala.
51 - HANS HATEBOER (Atalanta) 6.21
Si presenta con due gol nelle prime due partite, poi il calo ma titolarità mai in discussione anche a causa delle risposte non proprio soddisfacenti date da Depaoli e Piccini, poco utilizzati per motivi diversi. Inizia in modo promettente il 2021 dove prima di infortunarsi chiude con una grande prestazione nel 3-0 al Milan. Quella contro i rossoneri però resta l'ultima partita. I problemi alla caviglia lo hanno costretto all'intervento chirurgico, la speranza in casa Atalanta è di averlo fra un mese.