Taibi: "Giusto che i giocatori si facciano sentire"

10.09.2010 17:57 di  Raffaella Bon   vedi letture

La notizia del giorno è certamente lo sciopero proclamato dall'Aic per le giornate del 25 e 26 settembre. I microfoni di Tuttomercatoweb hanno raggiunto anche un ex giocatore che è stato molto vicino all'Aic, Massimo Taibi, che ha detto la sua sull'argomento. "Sono sempre stato legato all'Aic, che ha sempre lavorato bene a tutela dei giocatoti. Se le società sono inamovibili dalle loro opinioni è giusto che i calciatori si facciano sentire. Partiamo dalla questione medica, su questo il discorso è discutibile. E' giusto che un calciatore vada da un suo medico, anche io l'ho fatto perché mi sono servito del mio fisioterapista privato, ma l'ho sempre pagato di tasca mia e mai da con i soldi della società. Magari una società può avere un medico meno bravo rispetto ad un altro, ma ricordiamoci che è nell'interesse di una squadra il fatto che un giocatore recuperi visto che è un suo bene ed un suo patrimonio. Prima recuperi e meglio è. Per quanto riguarda il discorso ingaggi, invece, sono favorevole se c'è un tetto a livello europeo altrimenti no perché, altrimenti, l'Italia rischia di rimanere indietro rispetto ad un'altra nazione. Ricordiamo che i contratti si fanno in due, il giocatore firma e quindi non può essere mandato in una città che non gli sta bene. Non si può essere schiavi delle società, uno può anche rifiutare una destinazione ed una società può permettersi di decidere se prenderti e quanto darti".