Stipendi da A per la rosa granata: già promossi i Paperoni del Toro
Il Toro è quasi in A, almeno guardando al monte ingaggi. La squadra granata dopo tre anni di cadetteria ha abbattuto i costi legati agli stipendi dei propri tesserati, ma resta una delle società che spende di più: circa dieci milioni di euro netti (attorno ai 18-19 milioni lordi) contro i 14 milioni netti della Sampdoria, retrocessa di lusso che ha ereditato contratti da massima serie, proprio come accaduto al Toro tre stagioni fa.
INGAGGI DA A
Lo sforzo della dirigenza granata è stato dunque notevole e in questi anni, con l'interregno di Foschi e il passaggio successivo a Petrachi nel ruolo di direttore sportivo, si è provato di tutto per ridurre gli ingaggi. L'intento è riuscito, almeno in parte. Bianchi resta il giocatore più pagato della rosa, con un milione e 300mila euro netti di stipendio all'anno (premi esclusi). Non a caso il Toro ha provato a cedere la punta nelle ultime due sessioni di mercato: il valore tecnico non è mai stato in discussione, a differenza di quello economico. Al lordo, infatti, l'ingaggio dell'attaccante granata pesa sulle casse di Cairo con oltre due milioni di euro. Gli "sprechi" veri e propri tuttavia sono altri: Pratali, riserva di Ogbonna (che prima del rinnovo guadagnava 250 mila euro) percepisce 500 mila euro netti all'anno. Il fuori rosa Gasbarroni intasca invece 750 mila euro netti. Questi sono errori del passato che il Toro si trascina dietro e che portano l'attuale monte ingaggi granata a ridosso delle squadre di serie A.