Schivo, ma che non teme lo scontro: il neo tecnico del Torino Vanoli raccontato da Venezia
Dal 3-5-2 al 4-4-2 passando dal 3-5-2, mai dogmatico né fermo così viene descritto il neo allenatore del Torino ex del Venezia Paolo Vanoli. Pragmatismo unito alla gestione del gruppo sono i suoi punti di forza. Chi lo conosce lo descrive come un uomo schivo, che non ama troppo le luci della ribalta, ma che vive la città con intensità e non si sottrae al contatto con la tifoseria con la quale ha cercato sempre il confronto, talvolta anche acceso, ma sempre con l’atteggia l’atteggiamento di chi vuole creare qualcosa i duraturo. Così si legge su il Corriere di Torino. Uomo tutto d’un pezzo, ha un carattere fumantino che, per certe uscite, ricorda Ivan Juric. Come quando all’inizio dello sorso febbraio, furibondo per la cessione di Dennis Johnsen passato alla diretta concorrente per la Serie A Cremonese, in conferenza stampa attaccò frontalmente la società con a seguire un acceso confronto direttore sportivo Filippo Antonelli e fu allora che l’allenatore maturò il proposito di lasciare a fine stagione il Venezia.
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