Quagliarella: “Che brividi all’ovazione per il mio ingresso in campo”
L’attaccante è contento di essere tornato al Torino e alla sua prima partita in casa di aver segnato sotto la curva Maratona. Come i compagni attende con serenità di conoscere il nome dei prossimi avversari in Europa League.
Dopo nove anni è tornato e subito ha segnato sotto la Maratona, emozionato?
“E’ stato molto bello. Molto emozionante l’ovazione all’ingresso in campo, è stata da brividi. E’ una delle pagine del mio ritorno in granata che ricorderò molto volentieri”.
Cinque giorni di riposo e di stacco, ma oggi alle tredici un quarto d’ora di televisione per sapere chi sarà il prossimo avversario se la concederà?
“Oggi io mi alleno, sono i miei compagni ad avere cinque giorni di riposo (sorride, ndr), io devo recuperare gli allenamenti. Aspetteremo fiduciosi e tranquilli, ci mancherebbe. Qualunque squadra uscirà dall’urna l’affronteremo con la massima serenità, avendo un allenatore che sa come si preparano le partite diventa più semplice. Poi si sa che le partite sono fatte di episodi a volte a favore e altre contro, ma è normale. Speriamo sempre a favore”.
In attacco vi siete divertiti a segnare tutti fra la gara d’andata e quella di ritorno, magari la prossima volta si divertirà anche Cerci?
“In cuor mio mi auguro che Cerci rimanga, però posso capire anche le sue ambizioni. E’ giusto che Alessio faccia le sue scelte, però l’ho visto molto sereno e sta lavorando benissimo, quindi vediamo che cosa succederà”.
Prima ha detto che per lei non ci sono i cinque giorni di vacanza, a che punto è la sua preparazione?
“Ho venti giorni di allenamento in meno dei miei compagni e pian piano sto entrando in condizione, la squadra gira bene anche senza Quagliarella, non ci sono problemi e mi posso allenare con calma”.
Oggi il rigore l’ha battuto lei, è lo specialista dei penalty?
“Io specialista dei rigori? Se c’è da batterli sicuramente li calcio, ci mancherebbe. Devo ringraziare i miei compagni perché ieri sera non ero io il rigorista e sono stati loro che hanno voluto che calciassi il rigore, è stata una bella cosa e per questo li ringrazio. Il rigore è andato bene e ho fatto gol sotto la Maratona”.
A Riscone di Brunico aveva detto che al momento debito si sarebbe fatto trovare pronto. Rigore a parte, l’abbiamo vista infilarsi in tutte le azioni in area, la sua voglia da uno a dieci è quindici?
“Di più, è come quando per tanto tempo non si vede una donna …. (ride, ndr) ho voglia di dimostrare in campo. A parte gli scherzi, è normale che ci sia voglia in cuor mio perché è quasi un annetto che giocavo poco o niente. Ho voglia di fare vedere che raggiungo la condizione il prima possibile e di far vedere che ci sono, che ci voglio essere e ci sarò”.
Qualche “sportellata” con gli svedesi c’è stata, un suo bel colpo di tacco anche, manca la palombella?
“Alla prima partita? In panchina me lo diceva anche Avramov: “Mi raccomando, voglio un tiro da quaranta metri”. Gli ho risposto di aspettare che prima devo entrare in condizione. Battute a parte, l’importante è vincere, ma è normale che se mi capitano le occasioni la devo buttare dentro, c’è poco da fare. Il gioco del calcio è questo e l’attaccante deve segnare, punto”.
Ora l’ha promesso e ogni promessa è debito.
“No, no (ride, ndr). Speriamo bene”.
Dopo due settimane come ha trovato la squadra e come si sta trovando lei?
“E’ un gruppo di ragazzi eccezionali, che hanno voglia veramente di lavorare, si allenano con tanta intensità ed eseguono quello che chiede il mister. Da apprezzare. Io sono entrato in punta di piedi perché è un gruppo già affiatato e da subito mi devo adeguare, però ho trovato un ambiente tranquillo, ma con molto molto entusiasmo. C’è una società che ha voglia di crescere e questa è una cosa molto bella”.