PER IL TORO è già tempo dei rimpianti
Per il Toro è già tempo di rimpianti. Sono trascorse solo sei giornate di campionato, ma è già scattata l’ora del rammarico di non aver osato di più in sede di mercato, quando Mutarelli (Lazio) e Tettey (Rosenborg) - obiettivi possibili - erano considerati necessari da De Biasi.
PRIMI RIMPIANTI
Il tecnico li aveva richiesti, ma Cairo non è riuscito ad accontentarlo. Il patron granata ha concluso la campagna acquisti estiva con l’arrivo di Dzemaili, ottimo elemento in prospettiva ma anche per il presente, purtroppo però condizionato nel rendimento e nella continuità da un ginocchio malconcio. Ecco quindi che gli arrivi del laziale o del ghanese naturalizzato norvegese potevano tornare decisamente utili in questo momento negativo per l’infermeria granata. E così cresce il rimpianto di non aver compiuto quell’ultimo sforzo nell’ultima settimana di agosto, quando sarebbe bastato poco per accontentare De Biasi, anche solo con l’ingaggio di Mutarelli, alle prese con una disputa legale con la Lazio degna di una telenovela.
DE BIASI FA LA CONTA
Il tecnico granata è quindi costretto ad arrangiarsi come può, contando disponibili ed infortunati, oltre a coloro che, come Abate e Saumel, ora sono in ritiro con la loro nazionale. Al Centro Sisport restano pochi centrocampisti al lavoro: Corini svolge allenamento differenziato, così come Barone e Dzemaili, mentre a pieno regime si allenano solo Zanetti e Vailatti. Una situazione che solitamente coinvolge i grandi club, “derubati” dei propri gioielli dalle nazionali e che invece colpisce in Toro solo in parte da questo punto di vista. Perché l’infermeria, soprattutto, a mettere in difficoltà staff medico e tecnico granata, che deve ricostruire il risicato reparto di centrocampo con pochi e fragili framemnti.
DA INVENTARE
Contro il Cagliari comunque De Biasi dovrà scegliere una linea di centrocampo per opporsi ad una diretta concorrente per la salvezza. Le preoccupazioni dell’allenatore di Sarmede sono reali, perché Zanetti è ancora lontano dalla condizione migliore, Saumel ha fatto bene nelle prime tre uscite ufficiali, poi ha mostrato un vistoso calo forse dovuto anche ai numerosi impegni a cui ha preso parte tra Toro e nazionale. Al centro poi non si è potuto fare completo affidamento in Corini e Dzemaili per i rispettivi problemi fisici che hanno afflitto i due registi ma le alternative, come detto, scarseggiano. Al Toro quindi non resta che stringere i denti e lottare, più di quanto fatto finora, per fronteggiare anche questo tipo di avversità.
Andrea Scappazzoni