Novara in B merito di Tesser
Sono convinto che centreremo l'obiettivo ma per scaramanzia non voglio ancora pensarci": manca solo un punto al Novara per la promozione in Serie B, ma Attilio Tessere ai microfoni di TMW prova ancora a mascherare gli entusiasmi. "Questa squadra così competitiva è merito di tutti, dal mio staff ai giocatori, ma soprattutto la società ed i tifosi: abbiamo dodici punti di vantaggio e siamo sempre stati in vetta, sin dall'inizio... Abbiamo lavorato veramente tanto ma ne è valsa la pena: una sorpresa fantastica per tutti" spiega Tesser. Nessun sassolino contro chi lo aveva lasciato un po' ai margini del grande calcio: "Potrei dire tante cose, ma preferisco non farlo: il calcio è questo, quando vai bene sei sull'altare, quando vai male no... Ma certamente nella mia carriera ci sono parentesi che ancora non capisco, come Ascoli o come l'esonero alla prima giornata di campionato a Cagliari. Io non ho imparato ad allenare oggi, ho fatto bene anche prima, ma non ho nè santi in paradiso nè procuratori. Mi sono sempre guadagnato tutte le cose da solo, lavorando sodo: il calcio a volte è superficiale, fortunatamente ci sono anche belle piazze che ti danno la possibilità di lavorare bene e dimostrare quanto vali". Una battuta allora sull'esonero di Max Allegri a Cagliari è inevitabile: "Non penso sia per i risultati, ma per motivi d'affetto: gli hanno proposto il rinnovo e lo ha rifiutato... E quando non si condivide più un obiettivo, i rapporti traballano e forse è giusto che ognuno prenda la propria strada".