Nicola, i numeri non parlano ancora per lui. L'identità sì
I numeri non parlano ancora a suo favore, perchè Davide Nicola in 11 partite (manca Lazio-Torino) ha fatto 11 punti, partendo dai 16 che aveva immagazzinato Marco Giampaolo nelle sue prime 18 partite. Ovviamente l'attuale tecnico ci può ancora arrivare alla media dei punti fatti dal suo predecessore, ma è l'identità che ha dato alla squadra a fare ben sperare, più dei numeri in sè. Diciamo che ha potuto usufruire di due pedine fondamentali come Mandragora e Sanabria, scelti da lui stesso, che hanno dato maggiore smalto alla squadra, ma certamente la grinta di Nicola ha fatto il suo, contando che ha dovuto anche fronteggiare il Covid che gli aveva messo ko otto giocatori contemporaneamente. Attualmente il Toro sarebbe matematicamente salvo, a cinque punti dal Cagliari, 27 a 22 il punteggio, quando mancano otto match alla fine del campionato, o meglio nove considerando e sperando di recuperare la partita contro la Lazio.
La prossima settimana arriverà la Roma, poi il Toro andrà in trasferta a Bologna, a seguire Napoli in casa, spareggio casalingo con il Parma, trasferta a Verona, riceverà il Milan in casa, andrà a La Spezia, per concludere in casa con il Benevento.
Un cammino non facile ma nemmeno impossibile se la squadra di Nicola è stata in grado di fermare la Juventus sul 2-2, meritando anche la vittoria. Quindi il Torino può farcela, con il metodo kaizen o meno.