Mercato Toro: giudizio sospeso
Che questo sia il più “triste” calciomercato degli ultimi venti anni lo dicono i numeri, pochissimi affari in entrata, molti in uscita, nessun top players arrivato, troppi quelli che lasciano il calcio italiano. Alla fine il calcio di casa nostra paga le scelte “dirigenziali” di questi ultimi anni. Invece di modernizzarsi, e non è solo una questione di stadi, si è spremuto il limone fino alla corteccia, con il risultato di impoverire drasticamente il calcio del bel paese, quello che negli anni novanta, a ragione, poteva considerarsi il campionato più bello del mondo. Se il Milan vende Ibrahimovic e Tiago Silva, raccogliendo, chissà mai perché, i consensi di molti addetti ai lavori, il Napoli dei sessantamila al San Paolo, Lavezzi, mi chiedo cosa possa fare il Toro di Cairo. Tornando brevemente sulla questione Ibra-Tiago dico anche la mia. Dal punto di vista sportivo il Milan ha ceduto due indiscussi numeri uno, primi in assoluto nel proprio ruolo, il resto sono questioni finanziarie che interessano forse a banchieri ed economisti.
Quanto al Toro, con queste premesse è difficile dare un giudizio al mercato di Petrachi.
Rispetto alla squadra della passata stagione il Toro si è impoverito, non ci sono dubbi, ha perso (guarda certe analogie) Antenucci, il migliore del pacchetto offensivo della passata stagione, ed Iori, il faro del centrocampo granata per quasi tutto il campionato. Sono arrivati Gillet, il portiere voluto fortemente da Ventura, Gazzi, che però deve dimostrare sul campo di valere Iori, Sansone, fino a questo momento il fiore all’occhiello della campagna acquisti estiva. Basha e Verdi facevano già parte della rosa che ha conquistato la promozione, considerarli due nuovi acquisti è una forzatura alla quale mi sottraggo con piacere. Infine a completamento della rosa sono arrivati Brighi, Santana, ed il giovane Migliorini. Ecco tutto, con quella che possiamo considerare più di una sensazione, che il Toro è ancora da costruire per almeno il 50%. In questo momento per essere ancora più chiaro, il mio giudizio sul mercato di Petrachi è fortemente critico.
Dove serve intervenire?
È necessario fare una verifica ruolo per ruolo, posto che per Vives e Masiello c’è da attendere che la giustizia sportiva si pronunci. Bisogna chiaramente essere garantisti, ma allo stesso tempo preparare la medicazione giusta per fasciarsi la testa in caso di necessità.
Portiere: arrivato Gillet e promosso L. Gomis al ruolo di secondo, manca forse un terzo portiere, ruolo sicuramente difficile da coprire, attualmente coperto dal giovanissimo A. Gomis
Centrali difensivi: ruolo secondo me più che coperto, con quattro giocatori di ruolo, Ogbonna, Glik. Di Cesare, Migliorini, con un quinto adattabile come Darmian. La sensazione è che anche in questo ruolo si voglia dare un’ulteriore alternativa a Ventura.
Esterni difensivi: il lato destro è ultracoperto, due giocatori di ruolo, Darmian e D’Ambrosio, un terzo adattabile come Di Cesare. Il sinistro vuoto assoluto o quasi. C’è Masiello, ma in questo momento è una scommessa in tutti i sensi (45’ nell’ultimo campionato?), un rinforzo deve assolutamente arrivare, ma forse anche due. Impensabile anche in caso di necessità pensare ad Ogbonna terzino sinistro, il vuoto che si verrebbe a creare al centro sarebbe incolmabile.
Centrocampisti: Vives o no, servono due rinforzi, De Feudis, tra l’altro dato come partente, Gazzi e Basha, difficilmente possono giocare tutto il campionato. Tra infortuni e squalifiche il ruolo è di quelli che chiede molti ricambi. Suciu potrebbe essere uno di questi, da verificare però quanto tempo occorre al ragazzo, che è tutt’ora infortunato, per tornare al massimo della forma. Brighi sembra invece arruolabile, i dubbi sulle sue condizioni fisiche sembrano svaniti, ma questo non sposta più di tanto il numero dei giocatori da portare a casa.
Esterni offensivi: in questo momento sono in tre, e tutti, ma dico proprio tutti, prediligono giocare sulla fascia destra. Stevanovic, mi sembra, ha dimostrato che sulla fascia destra è un giocatore più che pericoloso, sulla sinistra …….., molto meno. È evidente che manchi qualcosa proprio sulla fascia sinistra, almeno un giocatore, forse anche due. Poi si può adattare tutto, persino pensare a Sansone.
Attacco: cinque attaccanti, uno che forse avrebbe bisogno di giocare con regolarità in un campionato come la serie B per fare esperienza. I conti sono presto fatti, mancano due pedine in attacco, sempre che Ventura, nonostante la giovane età, non pensi che Diop possa essere utile alla causa, e, in questo caso, bisogna anche rischiare e dargli minuti di gioco.
I conti sono presto fatti, si va da un minimo di 7 giocatori, ad un massimo di 10 giocatori (senza Vives e Masiello, e con Diop mandato giustamente a fare esperienza). Insomma almeno sei di questi devono essere giocatori importanti per una squadra come il Toro, e non solo “caselle” da riempire.
Il Toro forse non è un cantiere, ma a meno di un mese dall’inizio del campionato, si doveva fare meglio.