Maroni, non tutte le squadre d'accordo su carta tifoso
Ma un punto controverso, ha osservato il ministro, è quello della Tessera del tifoso (una card simile a un bancomat, che consentirà l'accesso allo stadio e darà al titolare la possibilità di usufruire di altri servizi forniti dalla società di calcio). Si tratta, ha rilevato, «di un documento che certifica che la persona che entra in uno stadio non è soggetta a Daspo e non ha comportamenti inidonei. È un'opportunità che Milan, Juventus e Inter hanno colto, ma da parte degli altri club non c'è stata un'accoglienza adeguata ed io ho convocato i presidenti per capire perchè: alcuni hanno addotto motivi legati al costo, altri all'organizzazione; c'è poi chi ritiene non sia lo strumento giusto. Io invece sono convinto che bisogna andare avanti con il progetto e nei prossimi giorni, prima dell'inizio del campionato di A (22 agosto) prenderemo una decisione». «Chi non ritiene di doversi dotare della Tessera - ha sottolineato Maroni - sa che, essendo minori le garanzie di pacificità delle tifoserie, potrebbe andare incontro a limitazioni da parte dell'Osservatorio sulle manifestazioni calcistiche».