Maradona in Italia, fuoriclasse anche nelle parole: "Non abituatevi alle partite truccate"
E' arrivato Diego Armando Maradona, che non vuole perdersi il super match tra il suo Napoli e la strepitosa Roma di questo inizio di stagione. Una partita che potrebbe già essere considerata da scudetto, Juventus permettendo. Soprattutto una sfida tra chi gioca bene la palla, tra chi gioca a calcio, che sembra una banalità, ma non lo è. El Pibe de Oro ha sempre il suo fascino mediatico, estroso, a volte troppo per i benpensanti, sublime per chi dentro si sente sempre un po' rivoluzionario. Infatti le sue risposte non sono banali e il suo arrivo nel nostro paese rischia di oscurare Balotelli. Ospite de La Gazzetta dello Sport, che sta per pubblicare una serie di DVD sulle sue prodezze, ha risposto ad alcune domande. "Quando mi parlano del calcio attuale io porto rispetto perché ci sono giocatori validissimi, però nella mia generazione c'erano squadre validissime. C'erano grandi squadre. Tutte le domeniche in Serie A si giocava una Campionato del Mondo. L'Italia non aveva paragoni, oggi un po' meno, ma rimane un calcio molto bello".
Sulla corruzione nel calcio non ha dubbi: "Non c'è da aver paura se l'Uruguay nell'ultima partita ha vinto 3-2 sull'Argentina... Il calcio di oggi, se continua così, presto finirà perché la gente capisce che alcune partite sono truccate. Io sono cresciuto credendo nei calciatori e quando qualcuno sbaglia mi fa male. Il calcio attira molti interessi e oramai le partite truccate sono la normalità. Io chiedo alla gente di non abituarsi".
Quando gli dicono che qualcuno lo chiama "il matto del villaggio", lui risponde alla De Andrè: "Mi piace... Mi piace molto... perché i matti, gli ubriachi e i bambini dicono la verità". Tutti i più grandi se non fossero stati estrosi sarebbero stati troppo banali per emergere.