Lettera aperta di Federsupporter al presidente del Coni Malagò: "Chiediamo subito il commissariamento della Figc"
Federsupporter, primo sindacato di tutela dei tifosi delle discipline sportive di squadra, chiede in una lettera aperta al presidente del Coni, Giovanni Malagò, il commissariamento immediato della Figc. “La grave e, per certi versi, scandalosa situazione del Parma Calcio spa – si legge nella lettera di Federsupporter - è l’ultima goccia che fa traboccare un vaso già da tempo abbondantemente colmo, quale è quello che è diventata la FIGC”. Riguardo al dissesto del Parma, prosegue Federsupporter, “da quanto si apprende da organi di informazione (vedasi l’articolo del giornalista Vendemiale su” Il Fatto Quotidiano” del 24 febbraio scorso) che la Co.Vi.Soc. aveva rilevato e segnalato alla FIGC sin dall’aprile 2014”. Federsupporter rileva che questa segnalazione, “così come previsto dall’art. 13 della legge n.91/1981 e sue successive modificazioni ed integrazioni, avrebbe dovuto indurre il Presidente della FIGC a presentare denuncia al Tribunale, ai sensi dell’art. 2409 C.C. , sussistendo, quantomeno, il più che fondato sospetto di gravi irregolarità nella gestione societaria”.
Oltre al Parma, Federsupporter richiama altre quattro importanti questioni per richiedere il commissariamento della Figc:
“Una Federazione continuamente dilaniata da lotte intestine per la spartizione di risorse economiche e di poltrone”.
“Una Lega ( la Lega Pro) della suddetta Federazione che non ha approvato il proprio bilancio”.
“Un Consigliere e membro del Comitato di Presidenza della FIGC, già definitivamente condannato per un delitto attinente al mercato finanziario e tenuto a risarcire i danni arrecati a quella stessa Federazione di cui è, contemporaneamente, per l’appunto, Consigliere e membro del Comitato di Presidenza. Quel medesimo Consigliere attualmente sottoposto ad indagini della Procura federale della FIGC per i contenuti di una telefonata ad un dirigente di una società di Lega Pro. Sempre quel medesimo Consigliere che ha recentemente patteggiato, nel corso delle indagini a suo carico per dichiarazioni lesive della reputazione di un dirigente di società di Serie A , una sanzione economica irrisoria, la cui congruità è stata valutata dal Presidente federale, suo collega nel Consiglio e nel Comitato di Presidenza, nonché, notoriamente, suo “ “Grande Elettore”. Ancora quel medesimo Consigliere che ha dato pubblicamente del: “colui che non conta niente” al Presidente della Lega Calcio di Serie A; “ cretino” al Presidente della Lega Calcio di Serie B ; “ jettatore” a quel dirigente di società con il quale era intercorsa la telefonata di cui sopra; “ testa di c….” al Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri”.
“Sempre quel Presidente della Figc che, mentre ha negato l’autorizzazione ad un dirigente di una società di Serie A di rivolgersi alla giustizia ordinaria per i pesanti insulti ricevuti alla sua integrità fisica ed alla sua reputazione dal già citato Consigliere federale, l’ha, invece, concessa, “per particolari gravi motivi ed in via d’urgenza”, a quest’ultimo in ordine ad asserite dichiarazioni lesive nei suoi confronti di cui alla sopra citata telefonata”.
Federsupporter conclude la missiva per Malagò: “Nel ringraziarLa per l’attenzione e nell’esprimere l’auspicio che Lei vorrà dare seguito alla presente, pressante richiesta, allo scopo di restituire la legittimazione perduta al predetto sistema, non riuscendo, in difetto, a comprendere che cosa altro di peggio possa ancora accadere per delegittimarlo, nel frattempo e con l’occasione, voglia gradire i più cordiali saluti”.
A seguire il testo integrale della lettera.
Lettera aperta al Presidente del CONI, dr. Giovanni Malagò.
Oggetto : Richiesta di urgente commissariamento della FIGC
Egregio Presidente,
la grave e, per certi versi, scandalosa situazione del Parma Calcio spa è l’ultima goccia che fa traboccare un vaso già da tempo abbondantemente colmo, quale è quello che è diventata la FIGC.
Una Federazione Sportiva Nazionale che vede tuttora il suo massimo esponente, il Presidente, inibito a rappresentare il calcio italiano a livello internazionale per una grave violazione dell’ordinamento sportivo, quale è, senza dubbio, un comportamento discriminatorio.
Una Federazione continuamente dilaniata da lotte intestine per la spartizione di risorse economiche e di poltrone.
Una Lega ( la Lega Pro) della suddetta Federazione che non ha approvato il proprio bilancio.
Un Consigliere e membro del Comitato di Presidenza della FIGC, già definitivamente condannato per un delitto attinente al mercato finanziario e tenuto a risarcire i danni arrecati a quella stessa Federazione di cui è, contemporaneamente, per l’appunto, Consigliere e membro del Comitato di Presidenza.
Quel medesimo Consigliere attualmente sottoposto ad indagini della Procura federale della FIGC per i contenuti di una telefonata ad un dirigente di una società di Lega Pro.
Sempre quel medesimo Consigliere che ha recentemente patteggiato, nel corso delle indagini a suo carico per dichiarazioni lesive della reputazione di un dirigente di società di Serie A , una sanzione economica irrisoria, la cui congruità è stata valutata dal Presidente federale, suo collega nel Consiglio e nel Comitato di Presidenza, nonché, notoriamente, suo “Grande Elettore”.
Ancora quel medesimo Consigliere che ha dato pubblicamente del : “colui che non conta niente” al Presidente della Lega Calcio di Serie A; “ cretino” al Presidente della Lega Calcio di Serie B ; “ jettatore” a quel dirigente di società con il quale era intercorsa la telefonata di cui sopra; “testa di c….” al Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri.
Quanto sopra, per non parlare, poi, delle gravi accuse rivolte al sistema arbitrale alla presenza del Designatore degli arbitri per le partite di Serie B, Sig. Farina.
Sempre quel Presidente della FIGC che, mentre ha negato l’autorizzazione ad un dirigente di una società di Serie A di rivolgersi alla giustizia ordinaria per i pesanti insulti ricevuti alla sua integrità fisica ed alla sua reputazione dal già citato Consigliere federale, l’ha, invece, concessa, “per particolari gravi motivi ed in via d’urgenza”, a quest’ultimo in ordine ad asserite dichiarazioni lesive nei suoi confronti di cui alla sopra citata telefonata.
Dulcis in fundo (si fa per dire), la cosa più grave di tutte: il dissesto del Parma Calcio spa.
Dissesto, da quanto si apprende da organi di informazione ( vedasi l’articolo del giornalista Vendemiale su” Il Fatto Quotidiano” del 24 febbraio scorso) che la Co.Vi.Soc. aveva rilevato e segnalato alla FIGC sin dall’aprile 2014.
Segnalazione che, così come previsto dall’art. 13 della legge n.91/1981 e sue successive modificazioni ed integrazioni, avrebbe dovuto indurre il Presidente della FIGC a presentare denuncia al Tribunale, ai sensi dell’art. 2409 C.C. , sussistendo, quantomeno, il più che fondato sospetto di gravi irregolarità nella gestione societaria.
Irregolarità che ricorrono quando gli amministratori violino le norme in materia di bilancio, con particolare riguardo ai profili di verità e precisione, ovvero incorrano in irregolarità gestionali tali da incidere sul corretto funzionamento della società ( cfr. “Il Diritto dello sport”, Cap.VIII “ Le garanzie dei controlli nell’ordinamento sportivo”, di Carlo Izzo, pagg. 257 e segg, Utet Giuridica Editrice 2007).
Ciò indipendentemente dall’attivazione di procedimenti disciplinari da parte della Procura federale a seguito delle irregolarità rilevate e segnalate dalla Co.Vi.Soc.: attivazione che, pure, non vi è stata.
Peraltro, la vigilanza della suddetta Commissione, mentre non può comportare il potere-dovere di sindacare l’opportunità gestionale delle scelte societarie, può e deve, viceversa, comportare l’attenta verifica di tali scelte onde controllarne la conformità a criteri di razionalità economica, in specie in presenza di operazioni che presentino elevati gradi di criticità e di rilievo per la situazione economico-patrimoniale della società stessa.
Vigilanza che, con ogni evidenza, nel caso in esame, è mancata del tutto o, comunque, non ha prodotto le conseguenze che avrebbe dovuto produrre.
Si tenga presente che la Co.Vi.Soc. , ai sensi dell’art. 1/ter della legge n. 241/1990 “ Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, è da ritenersi giuridicamente un soggetto privato preposto all’esercizio di attività amministrativa e che ai membri della Commissione, così come a tutti gli altri componenti degli Organi della FIGC, è richiesta, nell’esercizio delle loro funzioni, non la diligenza media del buon padre di famiglia, bensì la diligenza professionale di chi è chiamato ad operare in tali Organi.
Sussistevano, dunque e non da ora, ad avviso di Federsupporter , tutti i presupposti e tutte le condizioni richieste dalla legge e dallo Statuto del CONI, affinchè il Consiglio Nazionale di quest’ultimo, su proposta della Giunta Nazionale, avesse già deliberato e deliberi, senza ulteriori indugi, il commissariamento della FIGC, in considerazione delle gravi violazioni, sia commissive sia omissive, dell’ordinamento sportivo da parte degli Organi direttivi della suddetta Federazione.
Di quella stessa Federazione i cui rappresentanti Lei ebbe pubblicamente a dichiarare che delegittimavano, come delegittimano, il sistema calcio.
Nel ringraziarLa per l’attenzione e nell’esprimere l’auspicio che Lei vorrà dare seguito alla presente, pressante richiesta, allo scopo di restituire la legittimazione perduta al predetto sistema, non riuscendo, in difetto, a comprendere che cosa altro di peggio possa ancora accadere per delegittimarlo, nel frattempo e con l’occasione, voglia gradire i più cordiali saluti.
Il Presidente
Dr. Alfredo Parisi