Leggo - Cairo e Rosina, c'eravamo tanti amati
La svolta. Il Torino apre le frontiere, a pagare è il suo uomo immagine. La seconda era del regno di Cairo partirà senza la bandiera Rosina, il capitano dell’ultima stagione. Tra oggi e domani, firmerà per lo Zenit, il club più importante di San Pietroburgo, detentore della Supercoppa europea. Guadagnerà 1,9 milioni l’anno, per quattro stagioni. A Cairo finiranno nelle tasce otto milioni. Ne voleva dieci, ma l’editore può essere soddisfatti: sono soldi freschi, che lo Zenit scucirà per un calciatore che per mesi non ha brillato ed è retrocesso in serie B. Garantiscono una boccata d’ossigeno in un mercato di stallo, nel quale fare affari in uscita è diventata un’impresa.
Oggi i due procuratori del ragazzo, l’avvocato Bozzo e il fratello di Rosina, Fabrizio, sono attesi alla Cairo communication per definire i dettagli di un’operazione largamente annunciata, però clamorosa. La scossa è arrivata dopo un tentativo del Lokomotiv Mosca di intromettersi nell’affare. L’acquisto di Rosina da parte dello Zenit sarà accompagnato dalle immancabili clausole di rescissione: quindici milioni il primo anno, dodici il secondo e sette i restanti due. «Vado in una città bellissima, avrò una ribalta internazionale», le poche parole del fantasista, prossimo emigrante italiano. Sarà il sesto calciatore tricolore a giocare nel campionato dell’ex Unione Sovietica, dopo Ruopolo, Dal Canto, Banchelli, Passoni e Pelizzoli.
Il numero 10 giocherà l’Europa league, la vecchia coppa Uefa. Ancora non conosce il nome del nuovo allenatore: in lizza c’è anche Mancini, dopo che Eriksson si è sistemato in Inghilterra per ricostruire il Notts County. Però, è già chiaro il ruolo che avrà con i nuovi colori blu-azzurro-bianchi. Dovrà far dimenticare il talento Arshavin, passato sei mesi fa all’Arsenal. Una bella responsabilità, ma a Rosina piacciono le sfide. La speranza è che i tifosi del Toro si dimentichino presto di lui: vorrà dire che la squadra andrà subito bene sotto la guida di Colantuono. Dopo Rosina, tocca a Dzemaili: questa può essere la settimana decisiva per il passaggio della stellina svizzera di origini macedoni al Palermo. La perestrojka dell’editore alessandrino è cominciata.
Francesco Manassero