La Nuova Sardegna - Il Cagliari chiede al Toro i tre punti-salvezza

01.03.2009 10:45 di  Raffaella Bon   vedi letture

Cagliari-Torino ha da sempre un suo fascino. I granata, ricchi di storia e giocatori di prestigio, arrivano al sant’Elia col fiato corto. I rossoblù di Allegri vivono la felice situazione di chi non ha particolari patemi di classifica. Ma, al tempo stesso, sono chiamati a proseguire una scia strepitosa, pena lo sciupio di quanto hanno fatto sinora. Eppure, la partita - dirige Orsato di Schio - come ha sottolineato più volte Allegri, non si annuncia bella. Combattuta, sì. Ma molto legata all’approccio e alle motivazioni. Novellino, in questo, è un abile maestro.
“Col Cagliari ci interessa il risultato” ha detto il tecnico dei granata. “ Anche a noi” ha replicato Allegri.
Con 23 punti, fuori dal terzetto che chiude la classifica, e reduce da un filotto positivo di sei giornate, il Toro è presumibile scelga di aspettare e ripartire. Al Cagliari, 37 punti, l’obbligo di tenere e gestire il pallino del gioco. Con un traguardo: centrare la vittoria e portarsi alla fatidica soglia dei 40 punti. L’asticella, specie dal punto di vista mentale, va saltata quanto prima.
Però, un aspetto è chiaro: oggi vince chi parte meglio e mette in campo per 95’ adrenalina e pazienza.
Sconfitti immeritatamente a Milano - più da Saccani e i suoi collaboratori che dalla verve dei rossoneri - Il Cagliari torna al Sant’Elia con l’obiettivo di dimenticare la classifica, le tabelle e, almeno per ora, i sogni Uefa. “Questo che si apre col Torino per noi è un mese decisivo” ha rilanciato Allegri. Dopo l’ex Bianchi, infatti, il Cagliari va a Verona dal Chievo, gioca in casa col Genoa e sfida il Bologna al Dall’Ara.
E siamo ai primi undici. Marchetti, archiviata l’influenza, è tra i pali. Ma il virus influenzale tiene a letto Pisano: al suo posto Matheu. In mezzo, con capitan Lopez uno tra Canini (in vantaggio) e Bianco. A sinistra, Agostini col compito di arginare le sgroppate di Abate. A centrocampo Biondini a destra al posto di Fini squalificato, Conti in regia e ballottaggio Parola-Lazzari per la fascia sinistra. Nel testa a testa pare avere un filo di vantaggio Lazzari. Cossu ieri a fine allenamento ha accusato un malessere, segnale anche per lui di un’influenza. E’ stato mandato a casa e verrà visitato stamattina alle 9, insieme a Pisano. I due, se staranno bene, potrebbero unirsi ai compagni in mattinata.
Davanti, Jeda e Matri correvano per una sola maglia, ma giocheranno entrambi, con il brasiliano che arretrerà per rilevare Cossu.
Sui dubbi, Allegri ha tagliato corto: “Decido in mattinata dopo che vedo quanti ne lascia in piedi l’influenza”.
Però, al di là del bollettino sanitario, quel che conta è la condizione psicofisica. Il tecnico ha descritto il gruppo in ottime condizioni e voglioso di fare risultato. Lo sforzo riguarda il carattere. Sarebbe folle avere fretta e cadere nella probabile ragnatela del Toro. Lo spirito di sacrificio è l’arma in più dei rossoblù. La partita si annuncia difficile. E non mancano neppure le battaglie personali: Acquafresca e Marchetti, ad esempio, sono ex che il Torino ha più o meno scaricato per strada. Anche Bianchi ha voglia di rivalsa. Ma forse, stasera ci sarà poco spazio per gli amarcord. Allegri ha chiesto ai suoi la cattiveria delle partite della vita. E ai tifosi ha rilanciato un messaggio di vecchia data: “Dateci una mano”.