La forzata vacanza del tifoso

27.03.2009 13:20 di  redazione TG   vedi letture

di Paolo d'Abramo

Anche i tifosi più affamati di notizie si sono resi conto del fatto che ora è necessario lasciar scorrere l'acqua dalla nuova sorgente, conoscendone la purezza e la forza, senza porsi troppe domande e senza esercitare troppa pressione su tutti, sul nuovo ed anche su chi c'era già (tutti gli altri) . Verò è che WAN (ci mancherà questo acronimo ed anche lui, un pò) ha dimostrato con le dichiarazioni il suo vero amore per il Toro ed ognuno ama come sa e come può, l'importante è avere il sentimento cristallino, proprio come quello dei tifosi. 

Ci sono giorni in cui le notizie sono le "non notizie", le conferme che tutto procede ora con il motore che ha subito ingranato una marcia lunga, senza fatica. La reattività positiva è agevolata dalla pausa per la nazionale, il tempo ora aiuta e le parole di Rosinaldo o chiunque altro,  i possibili varchi, i passaggi che hanno collegato a Torino e al Torino prima Bertarelli, ora Briatore e Giraudo servono per agevolare la transizione di primavera, aiutano a far  sognare sul prato un Torino milionario (in euro), meglio se ancora in A.

Ogni parola di qualsiasi giocatore granata non può che andare in questo momento al senso di riscatto ed alla reattività positiva, non ci si aspetta nulla di diverso ed allora per chi ha a cuore le sorti toriniste vale la pena di godersi  questa vacanza (casomai sia possibile per un tifoso andare in vacanza dal suo ruolo)  per almeno il week end e poi da lunedì si ritornerà all'inquietudine delle vigilie,  all'ipotesi della formazione e ai dubbi.

Vacanza  non nel senso d'assenza - sarebbe impossibile per qualsiasi  innamorato immaginare la propria esistenza senza l'oggetto reale ed anche immateriale del desiderio - ma  nel senso di riposo mentale e di amministrazione attiva del tempo, godendo ora dei sogni di talenti riscoperti  o rigenerati dalla mente di Camolese, delle aspettative di settimane un pò più rosa, anzi, un pò più granata.