Kamil Glik, il gigante polacco dal cuore granata

14.07.2015 17:54 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Sciulli
Kamil Glik, il gigante polacco dal cuore granata
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Correva Gennaio 2010/2011 quando il Bari, allenato da Giampiero Ventura, prende in prestito dal Palermo lo sconosciuto giocatore dai lineamenti dell’est.

È qui che nascerà il rapporto calcistico che legherà l’attuale allenatore granata con il suo capitano.

Kamil Glik è proprio con la maglia barese che debutterà per la prima volta nell’elitè del calcio italiano, precisamente il giorno dell’Epifania, in un derby Lecce-Bari, vinto dai bianco-rossi per 0-1.

Durante l’anno farà 16 presenze, in cui sarà ben visto dagl’occhi di mister “libidine”, tanto da richiederlo ed ottenerlo nella propria rosa l’anno dopo con il Torino in serie B.

Con la maglia granata, la prima stagione, otterrà la promozione in serie A, con alle spalle 22 presenze e due reti.

Nel campionato del 2012/2013 verrà rinnovata la compartecipazione tra il Club torinese e il Palermo riguardo le prestazioni del calciatore e soprattutto, durante il periodo calcistico seguente, verrà ricordato per essere il primo giocatore, nella storia della serie A,  ad essere espulso in un derby sia all’andata che al ritorno. Sarà la sua cattiveria agonistica e la sua maestosità a renderlo l’idolo dei tifosi e Capitano, dopo l’addio di Rolando Bianchi, l’anno successivo.

Il suo intero cartellino verrà acquistato per una cifra di 1,2 milioni dal Palermo, e la fiducia riposta dalla società nei suoi confronti verrà ricambiata con 34 presenze alla massima forma, 2 gol e  una qualificazione in Europa League dopo la mancata concessione della licenza UEFA a discapito del Parma.

Quest’ultima stagione passata con i granata affiorerà alla mente come la più prolifica nella carriera del giocatore Polacco, 32 partite giocate e 7 gol messi a segno, che lo candidano come uno dei migliori difensori della serie A nella stagione 2014/2015.

Il rinnovo del suo contratto è doveroso dopo quello che ha dimostrato indossando questa maglia.

Egli aspetta una chiaccherata con i dirigenti per discutere sul da farsi, intanto specifica che la sua priorità è il Torino e non vede l’ora di ritornare sul campo più carico che mai.