Il Torino risorge
Colantuono deve rinunciare agli infortunati Colombo e Zanetti e agli squalificati Belinghieri e Leon ma ritrova Rivalta e Ogbonna. In attacco tutto confermato con Gasbarroni in appoggio al duo Di Michele–Bianchi. L’attaccante più prolifico contro la difesa più fragile di cadetteria. Madonna ha tutti i migliori a disposizione ma si trova quasi spalle al muro.
Un punto racimolato in tre partite, due sconfitte consecutive, la spia della pazienza di Andreoletti – presidente tutt’altro che accomodante – segna rosso fuoco. Pronti via, la fiammata iniziale del Torino è destinata a spegnersi presto. Altro che arroganza tattica, l’AlbinoLeffe è razionale e paziente. Gli uomini di Madonna contengono l’avvio dei padroni di casa e alla prima occasione buona colpiscono. E’ il quarto d’ora, Grossi segue Cellini sulla destra, va a sfruttare il filtrante dell’attaccante e batte Sereni tra le proteste granata per un dubbio fuorigioco.
Al 18’ Cellino si incunea in area, trova un muro e serve Ruopolo. Sul suo diagonale Sereni si fa trovare pronto. Il gioco dei granata è sterile, caratterizzato da pochissimo movimento senza palla, la reazione che ci si attende non arriva. Corre il 20’, Foglio imbecca Ruopolo, l’attaccante si gira e calcia, Sereni para come può. Dal possibile 0-2 all’1-1. Su palla inattiva l’AlbinoLeffe disfa quanto di buono fatto fino a quel momento. Di Michele si guadagna un corner, Gasbarroni va a calciarlo, Pratali stacca completamente indisturbato e di testa trova il pari. Si tratta del secondo gol stagionale per l’ex difensore dell’Empoli.
Il gol scalda l’Olimpico ma prima dell’intervallo è ancora l’AlbinoLeffe a farsi pericoloso. Ruopolo attira su di se due difensori e di tacco libera Cellini, sul tiro dell’attaccante fiorentino Sereni si supera. L’intervallo fa bene a un Torino che, rinfrancato dal pari, colpisce immediatamente. Minuto 6. Un’azione che si sviluppa ancora da calcio d’angolo. Pratali – ancora lui – calcia male dal limite, il tiro si trasforma in assist per Rolando Bianchi, che in area piccola si gira e fa secco Branduani. Per l’attaccante granata si tratta della quarta marcatura in altrettante partite. Insipienza caratteriale si è letto in settimana a proposito dell’AlbinoLeffe, tutt’altro.
I bergamaschi, non sono fortunati, ma provano a reagire. Sulla battuta di Passoni, Sala tocca a centro area, Cellini non riesce a intervenire All’8’ una percussione seriana si risolve con il tackle dell’onnipresente Pratali su Ruopolo. Il vantaggio permette al Torino di sfruttare l’arma del contropiede. Al 13’ Di Michele dialoga con Bianchi e calcia alto il pallone del possibile 3-1. Al 18’ lo stesso Di Michele si veste da assist man, Bianchi fa proseguire, Diana in girata manda sul fondo di pochissimo. Colantuono e Madonna mettono mano alle panchine e provano a cambiare qualcosa. In campo un tiro cross di Gasbarroni mette paura a Branduani. Ancora titolare in attesa che arrivi il transfert di Pelizzoli.
Nel finale di gara ci prova ancora il Torino. Gasbarroni rientra sul destro dalla sinistra e calcia a giro, il portiere non trattiene, Diana si precipita sul pallone, secondo l’arbitro Velotto, commettendo fallo. La partita di fatto finisce qui. Il Torino soffre ma batte l’AlbinoLeffe 2-1 tornando al successo dopo il ko con il Brescia. Per i bergamaschi una sconfitta ma tante buone indicazioni da trarre. Alla luce di questa partita chi critica senza costrutto fa solo male alla squadra di Madonna.