Il Torino ricorda Ferrini: "Incarna le caratteristiche dello spirito Toro"
L'8 novembre 1976 scomparve Giorgio Ferrini. Il Torino ha voluto ricordarlo con una nota sul proprio sito, ecco il testo integrale: "Giorgio Ferrini nasce a Trieste il 18 agosto 1939. Inizia a giocare a calcio nel Ponziana e diventa sempre più bravo tanto da attirare le attenzioni del Torino, dove si trasferisce giovanissimo nel 1955. Ferrini è una mezzala classica: buon interditore, ma sa anche impostare e andare a rete con un tiro secco e preciso. Al Filadelfia cresce, diventa uomo e nel 1958 viene mandato in prestito al Varese, dove gioca, non a caso, nello stadio intitolato al campione del Grande Torino Franco Ossola, in Serie C. Torna al Toro nel 1959 per rimanerci per sempre. In granata vince due Coppe Italia. La prima arriva nel 1967-68: gli uomini di “Mondino” Fabbri hanno la meglio sull’Inter. Nel giugno ‘68 si aggiudica l’Europeo a Roma con la Nazionale.
E nel 1970-71 la seconda Coppa Italia, vinta ai rigori contro il Milan. Dopo 16 stagioni in granata (di cui 12 da capitano), 553 presenze e 53 gol, al termine della stagione 1974-75 appende gli scarpini al chiodo per entrare nello staff di Gigi Radice. Ed è nelle vesti di viceallenatore a vincere lo Scudetto nel 1976, dopo aver inseguito il titolo per tutta la carriera da calciatore. Pochi mesi dopo il tricolore, però, viene colpito da due emorragie celebrali. Il 7 novembre le sue condizioni si aggravano ulteriormente e il giorno seguente un dolore lancinante colpisce tutta la città, non solo la Torino granata: a soli 37 anni muore Giorgio Ferrini. Ferrini incarna perfettamente le caratteristiche dello “spirito Toro”. Un mito, una delle grandi icone della Storia granata. Nessuno come lui in termini di presenze, orgoglio e senso di appartenenza al Club".
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