Il Sardegna - Troppo Sereni

02.03.2009 14:48 di  Raffaella Bon   vedi letture
Il Sardegna - Troppo Sereni
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Il Toro sta uscendo lentamente da una grave crisi che solo da poco tempo gli ha restituito un abbozzo di sorriso; il Cagliari è ancora troppo addolcito dai complimenti per lo splendido campionato fin qui condotto: il risultato dello scontro diretto è un pareggio abbastanza melenso, frutto di uno spettacolo per niente esaltante che non lascerà traccia nell'album di questo campionato. La squadra di Allegri ha fatto qualcosina in più con due conclusioni di Matri e una di Lazzari che avrebbero meritato miglior sorte. Ma visto che Sereni è per l'appunto il portiere del Torino e che quelle occasioni le ha sventate con prontezza, non si possono avere rimpianti. A ben vedere però c'è un motivo per cui questa partita potrebbe essere ricordata. E' per l'esordio di un diciassettenne, Daniele Ragatzu di Quartu, che in quella ventina di minuti scarsi concessi ha dimostrato una grande voglia di misurarsi col calcio dei grandi. Dicono che abbia grandi numeri tecnici e una testa ancora da plasmare per il professionismo. Sul suo futuro nessuno può avere la sfera di cristallo, ma fa piacere ricordare ora quel che disse di lui Gianfranco Matteoli un lontano pomeriggio di otto anni fa. Daniele aveva appena nove anni e sgambettava in mezzo ai compagni - tutti più alti - in un campetto. Il campione di Ovodda, già responsabile del settore giovanile rossoblù, lo indicò fra i 22 in campo. «Guarda quello - disse a chi scrive - a vederlo non gli daresti un centesimo, ma è uno che riesce a far cantare il pallone quando ce l'ha fra i piedi». Un Arroddugò in versione Profeta che ieri avrà gioito per l'ennesima conferma della bontà del settore giovanile da lui diretto. Dzemaili e Diana i titolari indisponibili nel Toro, Pisano e Fini nel Cagliari. Fuori anche Jeda, ma stavolta per scelta del tecnico. Sostituendo lo squalificato Fini con Parola Allegri si toglie una buona fetta di inventiva in fase di costruzione e non a caso il Cagliari fatica a imporre il proprio gioco perchè i torinisti sanno bene che l'unica fonte di inventiva è Cossu e quindi cercando di fermare il cagliaritano riducono i problemi. Il tecnico aveva adottato una soluzione analoga col Lecce quando in assenza di Biondini preferì ancora il mediano al più tecnico Lazzari che peraltro una chance aveva dimostrato di meritarla. Il primo squillo è dei rossoblù al quarto d'ora con Matri che è bravo a ricevere dal fallo laterale, a girarsi e a tirare di sinistro beffando il rivale diretto Dellafiore: un rasoterra angolato che Sereni devia in corner non senza difficoltà. Il Toro replica in contropiede ma Rosina sbaglia l'ultimo passaggio che avrebbe messo Barone solo davanti a Marchetti. Al 21' Bianchi colpisce di testa, Marchetti nonostante un grande intervento sembra superato ma Orsato annulla per fuorigioco dell'ex centravanti rossoblù. Il Cagliari fallisce una clamorosa palla gol al 37' quando Cossu dalla destra fornisce un assist al centro. Natali cicca l'intervento e Matri può ricevere un pallone d'oro da spedire in rete di piatto. Il tiro è però indirizzato addosso a Sereni che in qualche modo riesce a respingere. Dopo il riposo tornano in campo le stesse squadre e al 50' il Torino cerca il vantaggio con un colpo di testa di Natali su corner di Corini, bloccato da Marchetti. Lo spettacolo langue, così come le palle gol. L'unico che prova a inventare qualcosa è Corini che calcia benissimo le punizioni, ma i compagni dormono. Al 66' contropiede granata con Rosina che copre metà campo e alla fine quando dovrebbe tirare è stanco e rovina tutto con un improbabile passaggio al centro. Comincia la girandola dei cambi e al 75' Cossu pesca Lazzari ma il tiro finisce fuori. Matri s'infortuna e debutta Ragatzu. Segna Matheu, ma con la mano e viene ammonito. Cossu, pescato da Lazzari, serve sul primo palo Jeda, ma il brasiliano è in ritardo. Finisce 0-0, quello che una volta gli ottici chiamavano risultato ad occhiali.