Il focus di Tmw sui bilanci, per il Torino nel 2019 altro negativo. Lo sarà anche il 2020, al netto di plusvalenze
Il classico viaggio di novembre nei bilanci dei club di TuttoMercatoWeb deve fare i conti con il Coronavirus. Perché è evidente che sarà una stagione di flessione per i ricavi commerciali strutturati e che, al netto delle plusvalenze, praticamente tutti i club saranno in decisa flessione. Potrebbe essere un anno bianco per il Fair Play Finanziario - ma questo verrà deciso più avanti - ma per quasi tutti sarà in perdita
TORINO
L’ultimo bilancio disponibile del Torino è fermo al 31 di dicembre del 2019, quando la pandemia era ancora di lì da venire. È stato il secondo rosso consecutivo, intorno ai 14 milioni di euro, dopo i 12,3 segnati dal dicembre del 2018. Questo significa che Cairo stava cercando di alzare i costi anche in virtù della qualificazione alle prime fasi di Europa League dopo l’estromissione del Milan. L’acquisto di Verdi in particolare è stato costoso e farà impennare gli ammortamenti annuali
DIRITTI TELEVISIVI - Senza il Torino avrebbe dei grossissimi problemi, come già visto in ogni anno. Perché le entrate sono intorno al 60%, ben oltre la metà che porterebbe una gestione virtuosa. I 57 milioni che il Toro ha incassato nella passata annata permette di stare tranquilli, perché la variazione sarà sempre più o meno minima o comunque non afflittiva. Certo è che una eventuale retrocessione, al netto del paracadute che sarebbe tutto appannaggio del Torino (con 20 milioni nelle casse) significherebbe un ridimensionamento. Se isoliamo le plusvalenze, dipendenti anno per anni, i diritti tv rappresentano il 70%.
I COSTI - Sono i salari a essere molto alti, intorno ai 60 milioni di euro, in generale le cifre della rosa arrivano addirittura a 62 milioni con oneri sociali e trattamento di fine rapporto. Gli ammortamenti arrivano a 30 milioni, mentre quasi 15 milioni sono fissi per i servizi. Di fatto sono questi tre grandi asset a portare il club in negativo: nel 2019 sono arrivati 113 milioni di euro di costi, per un risultato pre imposte di 16,8 milioni di negativo, mitigato da oltre 3 milioni di imposte anticipate e differite.
LE RISOLUZIONI - Dopo la chiusura dell’esercizio 2019, durante il gennaio del 2020, c’è stata la cessione a titolo temporaneo di Bonifazi - poi divenuta definitiva a giugno - e poi le interruzione dei contratti per prestiti di Iago Falque, Diego Laxalt e Vittorio Parigini: tutti hanno generato una plusvalenza di 7,8 milioni. Per capire il prossimo bilancio bisogna inserire certamente gli acquisti, da Linetty in giù, per circa 34 milioni, così come l’incasso per Berenguer, di 12 milioni. La situazione sarà quindi probabilmente in rosso.
UTILE RECORD DUE ANNI FA - Cairo si è quindi “bruciato” le riserve che aveva messo da parte due anni fa, quando le cessioni avevano prodotto un utile di 37,2 milioni in un solo esercizio. Tanto continua a dipendere dall’aumento degli stipendi, è però chiaro che la chiusura degli stadi e gli sponsor in discesa potrebbe portare a un rosso ben più largo rispetto a quello dell’anno precedente.