Il bel tridente dell’Italia visto con la Turchia rischia di togliere spazio a Belotti

12.06.2021 12:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: La Gazzetta dello Sport e Tmw
Andrea Belotti
TUTTOmercatoWEB.com
Andrea Belotti
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"Immobile e i suoi fratelli vanno al massimo", titola stamane La Gazzetta dello Sport. Per tre mesi ci si è chiesti chi sarebbe stato il centravanti di questa nazionale, ieri sera con la Turchia abbiamo scoperto di avere un tridente. La suggestione si era affacciata la settimana scorsa a Bologna, amichevole contro la Repubblica Ceca: Immobile, Insigne, Berardi (con l’intermezzo di Barella). Come vuole l’algebra, cambiando l’ordine dei fattori il prodotto (gol) non cambia: Berardi (con l’aiuto sostanzioso dello juventino Demiral), Immobile, Insigne.

Domenico Berardi, ovvero quello che fa gol (o quasi) da sei partite di fila, e sta diventando sempre più chiaro perché Roberto Mancini lo stia preferendo a Chiesa, che non sgomma meno di lui, ma sicuramente segna meno. Immobile, ovvero quello che si è preso la maglia da centravanti titolare. Sette gol nelle ultime 11 partite, due nelle ultime due e finalmente gli stessi occhi e le stesse certezze che sente di avere con la Lazio. E Insigne, ovvero quello che a trent’anni non si sente vecchio, ma non crede più di essere ancora abbastanza giovane da permettersi di indugiare. Di rinviare il momento in cui una carriera va di qua o di là: il talento che si specchia solo nella sua bellezza saltuaria, o quello che dà il senso della svolta. Loro tre e così sia: non poteva essere un semplice autogol a ricompensare l’Italia di tanto dominio.

E Belotti che con 8 gol nella gestione del Ct Roberto Mancini era divenendo il bomber più prolifico ieri sera si è accomodato in panchina ed è subentrato solo all’82esimo al posto dell’amico di Immobile dopo che Insigne aveva già segnato la terza rete e con la vittoria saldamente nelle tasche dell’Italia. L’Europeo come il Mondiale sono tornei compatti che si svolgono nel giro di un mese quindi in teoria c’è spazio per tutti, ma si sa che squadra vincente non si cambia e allora per il “Gallo” granata c’è il serio rischio di essere un comprimario utile soprattutto per subentrare e far così rifiatare chi parte titolare. Di certo Andrea sperava di disputare da protagonista l’Europeo e anche il presidente del Torino Cairo si augurava che fosse così, magari in vista di una cessione con annessi corposi introiti. Vedremo che cosa accadrà e se Mancini mercoledì con la Svizzera riproporrà il tridente formato da Berardi, Immobile e Insigne oppure se darà spazio dall’inizio anche agli atri attaccanti e in particolare a Belotti